freezone scientology indipendente

freezone: un termine che indica le organizzazioni presenti qui su Terra, che offrono il ponte standard del 1978, espanso con tutte le applicazioni dei materiali di LRH, offrendo la possibilità di partire dalla condizione di pre-chiaro, arrivando al chiaro, passando dal pre-OT, all’OT, fino allo statico. Il completamento del lavoro di LRH è stato effettuato dal gruppo di lavoro capitanato da CBR negli anni ’80 dello scorso secolo.

scientology: scientelogos; Sciente, dal latino SCIÈNTEM, participio presente di SCIRE, sapere (da tagliare, scindere), letteralmente tagliuzzare, sminuzzare, separare le cose, osservare.
Logos, logìa, derivante dal greco «discorso, espressione» , in questo contesto prende il significato di «studio, trattazione, teoria, dottrina». Sciente-logia significa dunque la dottrina del sapere, lo studio del conoscere (sé stessi, la propria [falsa] personalità, la ricerca del vero ed autentico io).

indipendente: ogni auditor è indipendente, autonomo, autodeterminato in relazione al proprio livello d’essere (o livello di caso se preferite). Vi sono C/S, studenti, pre-chiari che possono aderire a ciò che desiderano (web-auditing, addestramento, etc…). Indipendenza significa aderire liberamente alla propria etica personale o del proprio piccolo gruppo al quale si è scelto di aderire. L’attività dell’auditore è una attività svolta sotto la forma della libera professione, normata diversamente poi a seconda del paese in cui si risiede fiscalmente. Il voler crescere ricevendo i servizi di un auditore significa semplicemente rivolgersi ad un professionista allo al pari di un dentista, di un ingegnere o di un architetto. Non vi è attività di comunità, non vi è un luogo ricreativo, non vi sono donazioni, direttive dall’alto. Nessuno ti dirà mai come devi vivere o che cosa devi fare. Le sessioni di audizione sono uno strumento che, colui che è nel cammino, utilizza al meglio per la propria crescita personale. Purtroppo, qui su Terra, vi è una grande azienda, che si muove sotto le ali della religione, che utilizza una versione modifica delle tecniche del lavoro interiore proposte da LRH (e da tutto il gruppo di lavoro che ha ruotato attorno a queste due figure). Vi sono ad oggi, diversi auditori, che sono stati addestrati all’interno di questa grande azienda religiosa che parlano di scientology come se la conoscessero. Purtroppo non vi è nulla di più falso. Gli auditori che si formano all’interno dell’azienda religiosa sviluppano la strana idea del credo. Non sviluppano le capacità percettive di salire sul ponte, solitamente non audiscono gli individui che hanno davanti ma si limitano a leggere delle “letture” su di un elettrometro, inoltre, non maneggiando correttamente il proprio caso “Dianetica” ed “OT“, restano individui con un caso, capaci di drammatizzare il proprio caso e le alterazioni della tecnologia spirituale che conoscono.

Questo è un vero e proprio danno alla tecnologia. Esiste un’ampia produzione letteraria in cu si parla di scientology quando in realtà si sta parlando dell’azienda religiosa e delle sue (e dei sui membri) azioni. Vi è un’ampia letteratura in cui si parla delle sedute di audizione, (le sedute di lavoro interiore svolte faccia a faccia tra un individuo ed un auditore), in cui si espongono gli aspetti negativi di tali audizioni. Questo viene fatto pensando che si stia parlando di scientology. Non vi è fatto più falso. In tutta questa letteratura si sta parlando delle azioni, delle capacità e dei fatti che avvengono tra i soggetti connessi e coinvolti sotto le ali dell’azienda religiosa.

Tecnologia alterata e soppressioni della tecnologia: la grande soppressione che è avvenuta, all’interno dell’azienda religiosa, ha causato la completa e totale castrazione psichica di dianetica. Essa semplicemente non è nota e non viene applicata. Certo, loro divulgano ed applicano qualcosa di differente che spacciano per essa, ma così non è. Questo danneggia fortemente tutti i pre-chiari, i quali, durante i loro incontri in cui salgono sul ponte alterato non possono cancellare per catene (fino a basic) gli incident che vanno naturalmente in restimolazione. Gli auditori delle tecnolgia alterata fanno AS-IS per il pre-chiaro sui postulati. Questo è grave. Gli auditori della azienda religiosa sono convinti che da un certo punto in poi non ci si debba più occupare (con la loro dianetica alerata) degli incident del pre-chiaro ma ci si debba occupare di “certi” eventi intergalattici. Qui conviene buttarla sul ridere. Qui nasce la natura religiosa su cui si basa tale azienda. Nel ponte standard, ci occupiamo di fenomeni esoterici. Ci occupiamo della memoria episodica del pre-chiaro, che quando sarà stata completamente ripulita, trasformerà l’individuo in un chiaro. Ci occupiamo delle memorie genetiche del corpo e delle memorie dell’anima (tutto ciò viene tecnicamente denominato come traccia intera). Salendo sul ponte poi l’obiettivo è quello di produrre un chiarito cognitivo (un clear di scientology). Continuando a salire, il soggetto sviluppa le capacità percettive necessarie per poter lavorare sugli aspetti più sottili della propria meccanicità-reattività. Qui parliamo di esseri non incarnati, di entità extra-dimensionali. Tutte le tradizioni esoterica parlano di questi fenomeni. Noi, diversamente, ce ne occupiamo praticamente risolvendo la cosa.

Tra miti e leggende di Dianetica e Scientology

Dal 1950 (data di pubblicazione di “Scienza Moderna della Salute Menale”) ad oggi, sono state diffuse innumerevoli idee errate su ciò che ruota attorno a L. Ron Hubbard e le sue scoperte (Dianetica e Scientology).

La prima falsa credenza è che per fare Dianetica e Scientology sia necessario uno strano strumento elettronico capace di curare le malattie.

La prima cosa da mettere in evidenza è che per lavorare su di sé è fondamentale aver maturato un forte desiderio di crescita e di autoconoscenza. Se l’individuo che lavora su di sé è affetto da qualche patologia psicosomatica, sarà facile per lui veder sparire (con qualche anno di lavoro) alcune delle sue problematiche psicosomatiche. Durante il lavoro, che viene suddiviso in sessioni di circa 60 minuti, il soggetto che lavora attivamente su di sé lo fa sotto la supervisione di una guida, denominata auditore (colui che ascolta). L’auditore può essere coadiuvato da uno strumento, denominato elettrometro, che non è altro che un misuratore di impedenza. Potete prendere un elettrometro e collegarlo alle estremità di un filo di rame e noterete che segnerà un valore molto basso. Ora se collegate l’elettrometro a due lattine e le prendete in mano noterete un valore leggermente più alto. Non è certo tale valore numerico a spingere un individuo a voler lavorare su di sé. Il tenere in mano due lattine collegate a questo fantomatico elettrometro non ha assolutamente alcun effetto sulla nostra salute. Affermare e pensare dunque che esita uno strumento capace di risolvere i nostri acciacchi è del tutto fuori luogo.

Un’altra idea errata è quella di pensare che Dianetia e Scientology possano essere foriere di un rapido ripristino di una condizione di salute per coloro che si trovano in uno stato di malattia. Purtroppo non esiste idea più pericolosa e sbagliata. Un individuo la cui salute sia stata compromessa è afflitto da una gran quantità di “materiale”.  Per “materiale” si intende l’insieme di spiacevoli esperienze accumulate nella memoria episodica di un individuo, sommata ad innumerevoli cognizioni non realizzate, collegate a loro volta ad una gran dose di energia “bloccata”. La cosa certa che possiamo affermare è che sia molto difficile lavorare su di sé; si può certamente fare, ma serve molta determinazione. Ad ogni sessione si può portare a casa un risultato, ma è solo nel lungo periodo che si possono ottenere dei successi veramente sorprendenti. La guarigione può avvenire, ma soltanto se le patologie ci danno il tempo di farlo. Chi è in pericolo di vita non può certo approcciarsi al lavoro su di sé con la speranza che esso sia la sua ancora di salvezza. 

Un’altra falsa credenza relativa alle dottrine di Dianetica e Scientology è che ci sia qualcuno che si rifiuti di fare delle prove di laboratorio, ovvero degli studi sperimentali per dimostrarne l’efficacia. Noi non rifiutiamo alcuno studio. Anzi, sapremmo addirittura come progettarli e come condurli. Per prima cosa servono dei partecipanti, i quali vanno poi assegnati casualmente ad almeno due gruppi distinti. Ad un gruppo deve essere somministrato il fenomeno che si vuole misurare, ad esempio Dianetica espansa. Lo studio potrebbe aver lo scopo di misurare “delle differenze” tra un gruppo di partecipanti ai quali vengono somministrate delle sessioni di Dianetica espansa contro un gruppo ai quali viene somministrato lo stesso numero di sessioni ma di un’altra tecnica, ad esempio delle sedute di psicoterapia di un determinato orientamento. Supponiamo quindi di avere 100 partecipanti del gruppo A, i quali si sottopongono per 4 incontri settimanali, per 10 mesi, a delle sedute che durano in media 60 minuti. Dall’altra parte abbiamo altri 100 partecipanti, assegnati al gruppo B, i quali ricevono anch’essi 4 sessioni a settimana, per 10 mesi, ma di psicoterapia, i cui incontri hanno sempre una durata media di 60 minuti. Ora resta da stabilire che cosa andare a misurare, ovvero bisogna determinare il metodo di rilevazione e di raccolta dei possibili effetti derivanti dalla somministrazione (quel fenomeno che ipotizziamo essere la causa degli effetti che andiamo a misurare dopo la somministrazione). Potremmo scegliere di utilizzare quel tal test psicologico che fa uso di quella tal scala Likert, potremmo decidere di misurare il tempo di apprendimento che i soggetti impiegano per apprendere una nuova lingua, potremmo misurare il cortisolo salivare in risposta a situazioni di emergenza… le cose che si possono misurare in una prova di laboratorio sono veramente numerose. 

Infine avremmo dei risultati da dover analizzare. Dovremmo capire se la differenza del risultato che abbiamo ottenuto ha o meno una significatività statistica. Se ce l’ha allora possiamo determinare la magnitudine di tale significatività e l’incidenza dei risultati. Ad esempio potrebbe emergere che dopo 6 mesi, i partecipanti del gruppo A impiegano mediamente 12 giorni per apprendere 100 nuovi vocaboli di una lingua straniera mentre i partecipanti del gruppo B impiegano mediamente 6 mesi per apprendere 100 nuovi vocaboli di una lingua straniera.

Quarantena e auditing via Skype

In questa condizione di emergenza, per coloro che ne sentissero la necessità, vi ricordiamo che è possibile ricevere aiuto spirituale tramite Skype.
Per coloro che fossero interessati o per coloro che si trovassero in uno stato di necessità, la procedura è molto semplice. Consideriamo insieme il vostro attuale livello di caso e determiniamo che cosa è possibile fare.

Vi ringraziamo in anticipo
[email protected]

Trappole ed alterazioni

Finire nella tela del ragno non piacerebbe di certo a nessuno. Cadere in una buca dalla quale non poter più uscire ci renderebbe veramente nervosi e forse inizieremmo a pensare che non c’è più nulla da fare, che non c’è più via di scampo per noi. Le due situazioni sembrano molto negative ma in realtà rappresentano un punto di partenza decisivo.

Rendersi conto di essere caduti in una trappola è il primo e fondamentale passo che dobbiamo compiere per poter iniziare a riflettere sul come uscire e se uscire.
Ma che cosa accade se qualcuno ha confezionato, colorato, e profumato adeguatamente la nostra trappola? Per quanto tempo andremmo avanti a giustificare la nostra permanenza in tale gabbia? Eppure la gabbia ce la siamo costruita noi, con tutti quei piccoli accordi che, poco a poco, abbiamo scelto di prendere con tutte quelle piccole situazioni che, se da un lato ci facevano storcere il naso, dall’altro lato forse andavano a “tappare” qualche piccolo nostro buco esistenziale.

Alcuni esseri, i più fortunati, hanno determinate capacità percettive che fanno sì che sia molto difficile per loro finire all’interno di una trappola, o almeno se vi finiscono, sono in grado di uscirne in tempi molto rapidi. Stiamo parlando di esseri in grado di utilizzare con profitto alcune delle capacità più comuni tra gli esseri umani di questo pianeta: parliamo della capacità di misurare, di valutare, di comparare, di riflettere, di concludere, di scegliere.

Nello scorso secolo è avvenuta una piccola magia. In questo pianeta è stata introdotta la tecnologia che ci permette di conoscere noi stessi, che ci permette di arrivare ad uno stato di operatività mai esperito in precedenza, che ci permette di comunicare con chi non ha un corpo, che ci permette di gestire questo corpo e questa vita con la leggerezza che si meritano. Tale tecnologia però era così stupefacente che fin dall’inizio si è trovata a subire i più disparati attacchi.
La storia è nota, ufficialmente la tecnologia è stata attaccata e manipolata fino alla sua distruzione. Questo significa che tale tecnologia, negli ambienti in cui dovrebbe essere ufficialmente distribuita ed applicata, non viene in realtà somministrata. Ciò che viene erogato è una trappola che limita lo spirito, degrada la mente ed appesantisce il corpo.
La situazione italiana è preoccupante (per chi si interessi veramente di lavoro interiore e voglia evolvere in tempi rapidi, riacquistare tutte le proprie percezioni/abilità spirituali e risolvere la propria condizione di amnesia). Fino al 2018 la freezone qui non esisteva. Tutto ciò che era disponibile era soltanto una triste emanazione di metodi alterati, obsoleti e dannosi (per la salute). Grazie alla nostra tecnologia possiamo far sì che un individuo (abile) possa, applicando determinati procedimenti, cancellare i propri disturbi psicosomatici. Disturbi alla prostata, allergie, disturbi alla vista, dolori articolari, problematiche metaboliche/enzimatiche. La nostra tecnologia è in grado di risolvere qualsiasi problema che abbia una radice all’interno dell’area di automaticità. Tale tecnologia si chiama Excalibur. Senza di essa non è possibile completare uno dei traguardi fondamentali di un cammino spirituale, il divenire uno. Abbiamo portato in Italia questa ed altre tecnologie che erano considerate “morte”. Una di queste è Dianetica espansa. Dianetica espansa è uno strumento essenziale se vogliamo che il nostro prechiaro proceda nel suo cammino con dei mutamenti sostanziali. Dobbiamo far ritornare la voglia di vivere a chi è apatico, dobbiamo ridare un corpo vitale a chi è sofferente. Dobbiamo utilizzare degli strumenti che producano dei risultati stabili, duraturi e misurabili.

La tecnologia è qui. Ora dobbiamo diffonderla, sei pronto ad uscire dalla trappola?

il tuo web auditor @ freezone-it.org

independent scientology movement: how was it born?

The bignami of the birth of independent Scientology

In the busy 1980s, many highly qualified members of the Church left the Church. Inside it the weather had changed and Hubbard had retired from the public scene. The height of discontent culminated in the 1982 conference, “the Mission Holder Conference”. All this contributed to the birth of the great independent movement, still alive and constantly expanding. In the years following the 82nd conference, the Internet allowed the growth of the movement and made it easier for the exiles to contact the independents. Today, in Russia , there is a group that offers scientology via Skype (freezone-it.org is here thanks to them). One of the Ron’s Orgs in Moscow has developed an attached meter software, the Theta Meter, an e-meter currently in use.

William Branton Robertson, or Captain Bill Robertson, has developed a bridge with 48 OT levels, while those who apply the bridge of the Church they only have 8. Capitan Bill Robertson, for short CBR was one of Hubbard’s closest collaborators according to Ron’s Org. In 1980 Robertson was called by Hubbard in California, where Hubbard lived far from the world and from the organization. CBr was convinced that Hubbard was ill, but Hubbard said he had circulated that voice only to be left alone. Hubbard informed Robertson that he had lost control over the Church and that in addition to that, the problem was the very organization of the Church. Hubbard told Robertson that if he did not deliver a message to him every six months, in the form of a face-to-face call, or a signed letter, he would have to leave the organization (the official Church).

So if Robertson had not received messages from Hubbard, this would have meant that Hubbard would lose control over the Church and that Robertson should start a “Free Zone” outside the Church. After that meeting Robertson communicated with Hubbard once or twice , after which the contacts ceased. Robertson struggled to leave the Church to which he was so attached. He then decided to try to meet Hubbard once again. It so happened that the two met in an Advanced Organization in LA.

When Robertson tried to talk to Hubbard, Hubbard turned his back to him, as if to say “this does not count as communication”. It was 1981 and Robertson realized that it was time to leave the Church. Mr Robertson tried to recruit mission holders in the United States, in order to involve them in the “Free Zone”. This happened precisely during the purge of the 1980s, during which resentment towards the Church was growing. He later contacted several exiles in Europe, including John Caban. That was how the Ron’s Org began.

In 1997, the Hauri were contacted by a former Russian member of the Church. Thanks to less pressure from the official Church, the Ron’s Org found a natural expansion zone in Eastern Europe. The Ron’s Org have also spread to other areas of the planet, such as Alaska and Argentina. In Europe they have offices in Denmark, the Netherlands, France, Germany, Switzerland and Portugal.

In Moscow today (on the date this document was drafted) there are seven Ron’s Org. Twice a year they all gather together for ‘training camps’, where they offer training and auditing.

SOURCE: https://munin.uit.no/bitstream/handle/10037/8353/thesis.pdf?sequence=2

what is humanistic online coaching

humanistic online coaching (web-auditing)

What’s online humanistic coaching | what is it for online humanistic coaching?

What is humanistic coaching online and what is it for?
The humanistic coaching, as it is understood by us (web-auditor) is a tool that uses an ancient communication process, the maieutics, understood as in its Socratic application, or as the “pulling out” from a subject cognitions, thoughts , intentions, intentions, absolutely personal and original achievements. The maieutics is divided into 5 large predominant areas (more ancillary), called degrees. For simplicity we can say that a degree is a list of questions that an auditor asks an individual to rehabilitate him spiritually on a specific area of life.
The questions we use in humanistic coaching (web-auditing) have been studied and tested in the second half of the 20th century. The questions are structured in such a way as to explore the subject every possible <> situation that is preventing an individual from achieving his or her goals.

maieutica socratica

To whom is the humanistic coaching (web-auditing) of freezone addressed?

Humanistic coaching (web-auditing) is aimed at all those who have become aware of having automatic behaviors, of having inhibitions (relating to skills), who are aware of having automatic thoughts or who are aware of having a chronic tone mood. This is the fundamental step that an individual must take in order to be able to actively and consciously choose to help himself in order to get out of the routine of automaticity that keeps him away from his goals.

meccanicità

The humanistic coaching of freezone (web-auditing) allows those who receive it to shape their own experience (and therefore to achieve their goals) thanks to a higher level of ethics (rationality) obtained at the completion of each degree. Each grade is therefore a set of procedures (questions) structured according to precise flows:flusso 1 flusso entrante (da un altro a sé stessi)

flow 1 incoming flow (from another to yourself)
flow 2 outgoing flow (from oneself to another)
flow 3 cross-flow (from another to others)
flow 4 no flow (from oneself to oneself)

How does a humanistic coaching meeting (web-auditing) take place?

The meetings are called sessions. A work session can last from an hour to an hour and a half. The session takes place between the active subject who has decided to rehabilitate himself according to the principles of web auditing and the auditor (the subject who poses structured questions and listens to the answers). The active subject can respond in any way, every answer is valid and the answers are not evaluated in any way by the auditor. The session takes place by videoconference.

How does humanistic coaching work (web-auditing)?

Humanistic coaching (web-auditing) leads the individual to become more and more skilled in relation to the different areas of inner work. During a coaching session the auditor (coach) asks questions (procedures) to the user who responds by generating his own awareness (knowledge). By doing this the user <
> their own areas of cognitive automaticity. This leads the subject to break down the barriers he has built in the past. Once these obstacles have been demolished (seen and understood), the subject finds himself in a renewed condition, with more ethics (rationality), in present time, able to autonomously direct his own experience towards his own desires.

The different work areas of web-auditing

Now let’s see in concrete terms what humanistic coaching is for, or what are the results we can achieve:

Grade 0 Expanded – Communication, release of communications

Results:
flow 1: ability to communicate freely with any person on any subject;
stream 2: be willing to let others communicate freely with us;
flow 3: be willing that others communicate with others freely, without jealousy;
flow 4: being willing to let in any communication coming from ourselves, freedom to communicate with ourselves about anything.


Grade I expanded – Problems, unlocking problems

results:
flow 1: ability to recognize the source of problems and make them disappear;
stream 2: feeling free about the problems others have with us and recognizing their source;
flow 3: feeling free about the problems others have with others and recognizing their source;
flow 4: no longer a problem for oneself unless one wants to;


Grade II esapanso – Withholds (detained actions), relief relief

results:
freedom from hostility and the sufferings of life;
flow 1: ability to be cause without fear of harming others;
stream 2: being willing to be cause over others;
flow 3: being willing to let others be cause over others without the need to intervene;
flow 4: being willing to be cause over oneself.


Expanded Grade III – ARC breakage, freedom release

results:
freedom from past disturbances and habitation to face the future.
flow 1: ability to face the future. Ability to go through sudden changes without getting upset.
stream 2: allow others to be themselves and leave them free to determine their future; have the ability to cause a change in the lives of others without bad consequences;
stream 3: being willing to change and interrelate among others;
flow 4: to be free from disturbances with oneself.

Expanded Grade IV – Service Facsimiles, unlocking the skill

results:
get out of fixed conditions and gain skills on new things.
flow 1: ability to do new things. Ability to face life without the need to justify one’s actions, defend oneself from others. You can be right or wrong.
flow 2: being able to tolerate the fixed ideas and habits of others towards ourselves and be free not to respond in a similar way. No longer feel the need to make others feel guilty;
flow 3: being able to tolerate the fixed conditions among the others and not being involved by the efforts of the other facts to justify, dominate or defend the actions made by others against others;
flow 4: having stopped trying to win or lose;


Expanded Dianetics ,Evil intentions

results:
freedom from cruel impulses and unwanted chronic conditions.
Ability to act without restraint.

Grade V, Power, Unlocking Power

results:
ability to manage power. Freedom from the hated areas of the track. No longer subject to corruption, temptation or seduction.

Grade VA, Power, Unlocking the Power More

results:

recovery of Knowledge.

How to clear the body of pain

Get rid of the body of pain: the solution

The body of pain (E. Tolle 2013) is a set of masses and heavy energies strictly dependent on the experience of an individual.
In this article we will try to give a meaning to the expression << body of pain >> and we will explain in summary how to erase the body of pain.
Emotional experiences “toxic” (mourning, mobbing, oppression, antagonism, etc …) the intake of drugs, alcohol, synthetic drugs, physical pain (burns, car accidents, surgical operations, etc.) contribute slowly to training / activation of an individual’s body pain.

The body of pain (which we call the register / reactive mind) helps to determine the situations that a person is able to deal with.
Let’s imagine for example a man who during his childhood lived the separation of his parents, registering in his body of pain (register) a threat of loss (which in terms of degradation of being is equivalent to a loss).
Once grown, this person will find himself, most likely, reliving unpleasant loss situations. Suppose, around the age of forty, our protagonist loses a dear friend (because he moves to another city). This situation could reactivate the emotions experienced during childhood at the very moment when the child achieved the separation of the parents. We therefore have an individual who during his life is faced with situations / stimuli that bring to the surface perceptions already experienced in the past. These perceptions are able to re-emerge precisely because they are recorded / recorded in the body of pain (mechanical register / mind).

Activation (coupling)


The body of pain is activated by similarity. It is organized according to a time axis, in which we find the events recorded and organized according to the principles of temporality and similarity.
It is these two principles that are the cornerstones of the work that aims to erase the emotional (karmic) component that keeps man anchored to his past.
Suppose we lived in a serious car accident in which we lost consciousness for several minutes. The accident occurred on a very busy road. This exposed us to different sound stimuli (car engines) and olfactory (exhaust gases).
It is clear that for such a person, city life can be really difficult. An individual who had such an experience in his register would find himself activating his body of pain every time his vision settled on a car or his sense of smell smelled of the city smog.


Deactivation (release)


For the protagonist of the car accident example, the only way out could be to spend as much time as possible in a small rural town, where the inhabitants’ favorite vehicle was the bicycle. For such a person, walks in the woods would be real joyful baths.

So far we have understood that, unfortunately, every individual finds himself more or less conditioned by what he experienced during his life. Whoever, more or less, is constantly subjected to this phenomenon of coupling and release from his body of pain.

Now, for completeness, we expose here some of the possible emotions / situations that we can find (and mechanically put on stage) in our body of pain: jealousy, anger, attachment, monotony, rigidity, misunderstanding, problems, feelings of guilt, loss, pain physical, emotional pain, despair, anxiety, panic, fear, terror.
From the body of pain can also arise evil intentions: the desire to destroy / kill, to sabotage, to cheat, to steal, to pollute, to poison, etc …

The cancellation of the body of pain

Now, as E. Tolle also argues, one of the causes of construction (which is not the only one, but only one of many) of the body of pain is the failure to digest a situation. This lack of digestion is a harbinger (carrier), unfortunately, over time, of a lack of ability to deal with situations similar to those not previously properly digested.

Let’s see the scheme:

Degrading moment =>
a) lack of cognitive digestion;
b) accumulation of experience in the register (body of pain);
c) creation of an inability / degradation;

Now let’s deepen:

a) the lack of digestion of a “negative” situation is the consequence of an inability to be (recoverable thanks to work on oneself);
b) the accumulation of experience in the register is an automatic phenomenon, which occurs below the threshold of an individual’s awareness. It is a mechanical phenomenon endowed with an autonomous and independent intelligence;
c) disability is the natural consequence of the experience registration process in the body of pain.

The solution to this degenerative process consists in bringing one’s attention (during a work session) to the recorded situation (with a “negative” emotional charge / unconsciousness). The being thus proceeds to the duplication of the content of the portion (of interest) of the register. During the duplication the subject recovers his ability to face the event and consequently to every possible similar situation. The emotional charge is digested (canceled) and with it every connected disability vanishes (thus rehabilitating the being). We proceed then to the previous similar moment. Here the synergy of the principle of similarity and temporality comes into play to go in search of the root moment that triggered the creation of the chain of unpleasant events (karmic chain).

The consequences of the body of pain

The consequences of the body of pain are unfortunately visible to everyone. Any irrational, unethical or destructive situation is the result of the manifestation of the effects of one or more bodies of pain. Groups of people, organizations, societies, nations, if moved by their core of negative experiences, are able to stage antisocial behaviors capable only of filling history books. Wars, genocide, oppression, attacks, are all consequences of the body of pain manifested on a collective plan.
In a family dynamic, quarrels, abandonments, betrayals, physical violence are further examples of body manifestations of pain. Newspaper chronicles are a further witness to the consequences of the body of pain that every day anyone (beyond their own will) can potentially implement.


Come cancellare il corpo di dolore

Sbarazzarsi del corpo di dolore: la soluzione

Il corpo di dolore (E. Tolle 2013) è un insieme di masse ed energie pesanti strettamente dipendenti dal vissuto di un individuo.
In questo articolo cercheremo di dare un significato alla locuzione <<corpo di dolore>> ed esporremo in sintesi come cancellare il corpo di dolore.
Esperienze emotive “tossiche” (lutti, mobbing, oppressione, antagonismo, etc…) l’assunzione di droghe, alcohol, farmaci di sintesi, dolore fisico (ustioni, incidenti d’auto, operazioni chirurgiche, etc…) contribuiscono lentamente alla formazione/attivazione del corpo di dolore di un individuo.

Il corpo di dolore (da noi chiamato registro/mente reattiva) contribuisce a determinare le situazioni che un soggetto è in grado di affrontare.
Immaginiamo ad esempio un uomo che durante la sua infanzia abbia vissuto la separazione dei suoi genitori, registrando così nel proprio corpo di dolore (registro) una minaccia di perdita (che in termini di degradazione dell’essere è equivalente ad una perdita).
Una volta cresciuta, tale persona si ritroverà, molto probabilmente, a rivivere spiacevoli situazioni di perdita. Supponiamo che verso i quarant’anni il nostro protagonista perda un caro amico (perché si trasferisce in un’altra città). Tale situazione potrebbe riattivare le emozioni vissute durante l’infanzia proprio nel momento in cui il bambino realizzò la separazione dei genitori. Abbiamo quindi un individuo che durante la sua vita si trova davanti a delle situazioni/stimoli che riportano a galla percezioni già vissute in passato. Tali percezioni sono in grado di riemergere proprio perché incise/registrate nel corpo di dolore (registro/mente meccanica).

Attivazione (aggancio)


Il corpo di dolore si attiva per similitudine. Esso è organizzato secondo un asse temporale, nel quale ritroviamo gli eventi registrati ed organizzati secondo i principi di temporalità e similitudine.
Sono proprio questi due principi i cardini del lavoro che ha lo scopo di cancellare la componente emotiva (karmica) che tiene l’uomo ancorato al proprio passato.
Supponiamo di aver vissuto in grave incidente d’auto nel quale abbiamo perso coscienza per diversi minuti. L’incidente è avvenuto in una strada molto trafficata. Questo ci ha esposto a diversi stimoli sonori (motori delle auto) e olfattivi (i gas di scarico).
È chiaro che per una persona del genere la vita cittadina può risultare veramente difficile. Un individuo che avesse nel proprio registro un’esperienza così descritta si ritroverebbe ad attivare il proprio corpo di dolore ogni volta che la sua vista si posasse su di un auto o che il suo olfatto fiutasse l’odore dello smog cittadino.

Disattivazione (sgancio)


Per il protagonista dell’esempio dell’incidente d’auto l’unica via d’uscita potrebbe essere quella di passare il più possibile il proprio tempo in una piccola cittadina rurale, in cui il mezzo prediletto degli abitanti fosse la bicicletta. Per una persona di questo tipo le passeggiate in mezzo ai boschi sarebbero dei veri e propri bagni di gioia.

Fino a qui abbiamo capito che purtroppo, ogni individuo si ritrova più o meno condizionato da quanto esperito durante la propria vita. Chi più, chi meno, è costantemente soggetto a questo fenomeno di aggancio e sgancio dal proprio corpo di dolore.

Ora, per completezza, esponiamo qui alcune delle possibili emozioni/situazioni che possiamo trovare ( e rimettere meccanicamente in scena) nel nostro corpo di dolore: gelosia, rabbia, attaccamento, monotonia, rigidità, malcomprensione, problemi, sensi di colpa, lutti, dolore fisico, dolore emotivo, disperazione, ansia, panico, paura, terrore.
Dal corpo di dolore possono anche scaturire intenzioni malvagie: la voglia di distruggere/uccidere, di sabotare, di truffare, di rubare, di inquinare, di avvelenare, etc…

La cancellazione del corpo di dolore

Ora, come anche E.Tolle sostiene, una delle cause della costruzione (che non è l’unica, ma soltanto una delle tante) del corpo di dolore è la mancata digestione di una situazione. Questa mancata digestione è foriera (portatrice) purtroppo, nel tempo, di una mancata abilità di affrontare situazioni simili a quella non correttamente digerita in precedenza.

Vediamo lo schema:

Momento degradante =>
a) mancata digestione cognitiva;
b) accumulo dell’esperienza nel registro (corpo di dolore);
c)creazione di un’inabilità / degradazione;

Ora approfondiamo:

a) la mancata digestione di una situazione “negativa” è la conseguenza di un’inabilità dell’essere (recuperabile grazie al lavoro su di sé);
b) l’accumulo dell’esperienza nel registro è un fenomeno automatico, che avviene sotto la soglia della consapevolezza di un individuo. È un fenomeno meccanico dotato di un’intelligenza autonoma ed indipendente;
c) l’inabilità è la naturale conseguenza del processo di registrazione dell’esperienza nel corpo di dolore.

La soluzione a tale processo degenerativo consiste nel portare la propria attenzione (durante una sessione di lavoro) verso la situazione registrata (con di carica emotiva “negativa”/incoscienza ). L’essere procede così alla duplicazione del contenuto della porzione (di interesse) del registro. Durante la duplicazione il soggetto recupera la propria capacità di stare di fronte all’accaduto e di conseguenza ad ogni possible situazione simile. La carica emotiva viene digerita (cancellata) e con essa ogni inabilità connessa svanisce (riabilitando così l’essere). Si procede poi al momento precedente simile. Ecco che la sinergia del principio di similitudine e di temporalità entrano in gioco per andare alla ricerca della momento radice che ha innescato la creazione della catena di eventi spiacevoli (catena karmica).

Le conseguenze del corpo di dolore

Le conseguenze del corpo di dolore sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Qualsiasi situazione irrazionale, non etica o distruttiva, è la risultante della manifestazione degli effetti di uno o più corpi di dolore. Gruppi di persone, organizzazioni, società, nazioni, se mosse dal loro nucleo di esperienze negative, sono in grado di mettere in scena comportamenti antisociali capaci solo di riempire i libri di storia. Guerre, genocidi, oppressione, attentati, sono tutte conseguenze del corpo di dolore manifestato su di un piano collettivo.
In una dinamica famigliare, liti, abbandoni, tradimenti, violenze fisiche sono ulteriori esempi di manifestazioni del corpo di dolore. Le cronache dei quotidiani sono un ulteriore testimone delle conseguenze del corpo di dolore che ogni giorno chiunque (al di là della propria volontà) può potenzialmente mettere in atto.

come migliorare se stessi e la propria vita

Come migliorare sé stessi e la propria vita

È possibile migliorare sé stessi e la propria vita? Per procedere in modo costruttivo è bene iniziare a prendere coscienza di ciò che ha il potere di degradare la vita di un individuo. La degradazione è il fenomeno per il quale un essere perde progressivamente le proprie abilità. Le abilità a cui facciamo riferimento sono, ad esempio, l’abilità di comunicare con chiunque, l’abilità di fare, l’abilità di sentirsi liberi di prendere delle decisioni, l’abilità di poter vivere privo di inibizioni, l’abilità di poter progettare le proprie giornate, l’abilità di scegliere se accettare o rifiutare una proposta senza rimorsi, l’abilità di poter stare davanti ad un lutto senza provare una sensazione di dolore lacerante, l’abilità che gli altri siano disposti a comunicare con noi, l’abilità di trovare un lavoro, l’abilità di mantenere un lavoro, l’abilità di avere una famiglia, le abilità di occuparsi di una famiglia, etc…

Dalla degradazione dalla riabilitazione

Ora vediamo nel dettaglio, per mezzo di una facile classificazione, quali sono le diverse tipologie di momenti degradanti che un uomo può vivere nel corso della sua esistenza.

Momenti di soppressione: ogni volta che un individuo ha in mente di compiere un’azione, che sia semplice come spostarsi da una stanza all’altra o più complessa, come ad esempio avviare una nuova attività economica, se qualcun altro cerca di ostacolarlo con ogni mezzo, letteralmente soffocando ed annientando le sue intenzioni e le sue azioni, allora ci troviamo davanti ad un comportamento soppressivo. Nella soppressione abbiamo sempre almeno due individui, il soppresso ed il soppressore. Il soppresso è l’individuo che viene annientato, il soppressore è colui che sta cercando in ogni modo di far fallire la sua preda.

Momenti di valutazione: la valutazione è un giudizio che resta indelebilmente inciso nella coscienza di un individuo. Non è importante se sia positivo o negativo, ciò che è successo è che l’opinione/critica/giudizio espresso hanno condizionato irrimediabilmente il soggetto destinatario della valutazione.

Momenti di invalidazione: l’invalidazione è una sorta di valutazione in cui un soggetto viene espressamente denigrato. C’è qualcuno che sta cercando di annientare completamente la reputazione o l’operato di qualcun altro.

Momenti di preoccupazione: la preoccupazione è un fenomeno per il quale l’attenzione di un essere si posa su di una determinata circostanza cercando di trovare delle soluzioni. Purtroppo in questi casi le soluzioni arrivano con difficoltà perché ciò che infastidisce l’individuo ha un’origine profonda ed irrazionale. Ciò che è necessario per uscire da tale situazione è il riuscire a vedere la situazione nella sua interezza, in modo da bruciare tutta la carica emotiva/cognitiva che avvolge l’essere.

Momenti in cui qualcosa viene trattenuto: a volte capita di trovarsi in alcune situazioni in cui in modo automatico si tende a nascondere qualcosa. Può capitare poi di provare una strana sensazione dopo aver nascosto qualcosa. Ogni volta che un essere si limita, se non lo fa consapevolmente, rischia di ridurre involontariamente il proprio ventaglio di possibilità comunicative.

Momenti di negazione della realtà: la negazione della realtà è il fenomeno per il quale un essere non vede una situazione per quello che è.

Momenti in cui qualcosa viene suggerito: anche il suggerimento può essere fonte di degradazione, certo, qui non vogliamo dire che ogni volta che qualcuno suggerisce qualcosa allora sta compiendo un atto infimo ed inverecondo. Il fenomeno è intimo e personale.

Momenti in cui viene commesso un errore: chi non ha mai perso il proprio stato di agio emotivo dopo aver commesso un errore?.

Momenti di protesta: se un individuo sente che qualcosa lo sta bloccando, a volte, può aver luogo la protesta. La protesta ha mai risolto qualcosa? Dipende. Ciò che è certo è che può capitare che la protesta possa poi fissarsi nella coscienza di un individuo come una scritta fatta con un pennarello indelebile.

Momenti di ansia: l’ansia è una conseguenza emotiva dovuta ad una situazione in cui un essere va ad effetto di una gran mole di carica emotiva. Di solito in tali circostanze le risoluzioni che un individuo prende non sono le più lucide e razionali.

Momenti di decisione: la decisione è un momento molto delicato. È frutto di una scelta consapevole o è la risultante di un momento in cui la fretta, le pressioni e l’automaticità hanno avuto il sopravvento?

Momenti in cui ci si allontana/ritira da qualcosa: molto spesso un essere si allontana da una certa area cognitiva/situazione dopo un momento di disagio o di forte sofferenza emotiva; è importante andare a sondare tutte le eventuali decisioni/risoluzioni/considerazioni collegate a questo tipo di istanti.

Momenti in cui si viene coinvolti in situazione di aiuto: l’aiuto è un’area della vita molto delicata. Ad esso sono collegate aspettative, risultati, mancati consigli, il desiderio di aiutare sé stessi, il desiderio ch egli altri ci aiutino. Purtroppo spesso un essere si trova avvolto da una nuvola di aiuto passato non andato a buon fine per i motivi più disparati.

Ognuno di questi momenti viene sondato per eliminarne la carica emotiva. Per dovere di completezza dobbiamo però indicare che i sopracitati non sono tutti i possibili momenti, quelli elencati sono comunque le principali situazioni che abbiamo scelto di divulgare in modo da permettere al lettore di avere un’iniziale idea del lavoro che può essere fatto.

La degradazione: situazioni di forte impatto emotivo

Un’ulteriore classe di situazioni che hanno la capacità di inibire e reprimere un essere nel normale flusso delle sue manifestazioni cognitive è quella dei cosiddetti rudimenti.
I rudimenti sono essenzialmente tre: fraintendimenti, problemi ed azioni dannose (pubbliche o trattenute).

Fraintendimenti

Un fraintendimento è un momento in cui, durante una comunicazione (moto di particelle in entrata o in uscita da/verso l’individuo) un soggetto vive un improvviso calo di comprensione.
Conseguenze tipiche del fraintendimento sono la rabbia e l’istinto a voler abbandonare un luogo, un gruppo o una data situazione. Dopo un fraintendimento, l’individuo prova una naturale difficoltà nell’approcciarsi con l’ente oggetto del fraintendimento. Ora vediamo di quali elementi è composta la comprensione: affinità, realtà e comunicazione. Quindi, a livello più raffinato, un fraintendimento può essere causato da un improvviso calo di uno dei suoi elementi costitutivi. Immagina due individui che hanno organizzato un viaggio ormai da tempo: Chiara e Lucia. La mattina in cui entrambe sarebbero dovute partire Lucia chiama Chiara dicendo che non può più partire, il suo ex-compagno l’ha ricontattata e le ha chiesto di vedersi e lei non può proprio dire di no. Ecco che Chiara vive un rapido ed improvviso calo di affinità.
A questo punto Chiara, sopraffatta dal dolore e dalla rabbia cerca di interrompere il più rapidamente possibile la telefonata perché proprio non riesce a comunicare con Lucia.
Affinità è sinonimo di simpatia, amore, piacevolezza per la vicinanza. L’affinità a livello materico è sinonimo di coesione. Le molecole di un oggetto fisico restano compatte proprio grazie all’affinità che c’è tra loro. Tra uomini, l’affinità ci permette di accettare la vicinanza l’uno con l’altro. A volte l’affinità è così elevata che non riusciamo proprio a stare lontani da qualcuno (amore). Un altro elemento cardine della comprensione è la realtà.
Ora, supponiamo che nell’esempio precedente la cosa veramente importante per Chiara sia il viaggio. Tutta l’attenzione di Chiara è focalizzata sul viaggio e sull’imminente partenza e la sua relazione di amicizia con Lucia non è così forte, in fondo si conoscono da poco. In questo caso, durante la telefonata, quel forte dolore provocato dal sapere che Lucia non è più disponibile alla partenza potrebbe avere origine in una rottura di realtà. Lucia era colei che avrebbe messo a disposizione l’auto ed ora il così atteso viaggio di Chiara resta soltanto un desiderio inespresso. La realtà è ciò che un individuo considera generalmente essere vero, reale. Per tutti noi sono reali i vestiti che indossiamo, come è reale il cibo che ingeriamo. Infine, la terza componente della comprensione è la comunicazione. Immaginiamo che Lucia abbia semplicemente inviato un messaggio testuale (sms o simile) a Chiara. Nel testo del messaggio c’è semplicemente scritto: “non posso più venire”. Ecco che molto probabilmente Chiara vive un improvviso calo di comunicazione. Il viaggio è stato annullato e non le sono minimamente chiari i motivi. Quel messaggio non spiega nulla e apre la porta ad innumerevoli dubbi e delusioni.
La comunicazione è uno spostamento di particelle (l’oggetto della comunicazione) da un individuo sorgente (colui che origina il messaggio) ad un destinatario. La comunicazione avviene quando il destinatario è in grado di fare una copia esatta delle particelle oggetto della comunicazione.
Abbiamo visto, per mezzo di semplici esempi, come affinità, realtà e comunicazione siano gli elementi costitutivi della comprensione. Il calo improvviso di uno o più elementi della comprensione provoca un fraintendimento, o meglio definito come rottura di ARC (Affinità, Realtà, Comunicazione).

Problemi

Un problema è una situazione in cui vi possono essere intenzioni, forze o decisioni (postulati, ovvero risoluzioni, valutazioni, giudizi) in contrapposizione. Tecnicamente vengono definite come forze – controforze, intenzioni – controintenzioni e postulati – contropostulati.
Qui trovate un approfondimento sui problemi.

Azioni dannose (trasgressioni della morale)

È possibile classificare un’azione in base ai suoi risultati. Qui ci interessano le azioni che hanno come effetto il danneggiamento del soggetto stesso che compie l’azione, di un suo pari, della sua famiglia, di un gruppo di individui, dell’umanità intera (pensate a qualcuno che faccia brillare una serie di bombe atomiche su tutto il pianeta).
È inoltre possibile danneggiare un oggetto, un animale o una pianta o altro ancora.
Le azioni che ci interessano sono anche quelle che non sono riuscite a causare il livello di benessere per il quale erano state intese. Supponiamo che un soggetto si trovi a percorrere una strada in cui trova riverso a terra un individuo sofferente. Il nostro protagonista non è colpevole della sofferenza di quell’uomo che si trova a terra agonizzante, però il fatto che egli non si soffermi ad aiutarlo crea una situazione in cui non si sta facendo il bene per un altro individuo. Ciò che però dobbiamo tenere bene in considerazione è che tutto questo è strettamente in relazione con la morale di un individuo. Se nella morale del protagonista dell’esempio appena espresso esiste l’obbligo di aiutare il prossimo (e quindi l’aiuto non è più una scelta consapevole), il mancato aiuto provoca una degradazione dell’essere (e rafforza di pari passo la morale). Concludendo, il lavoro che viene fatto sulle azioni (dannose e di mancato benessere) ha lo scopo di cancellare la morale di un individuo, donandogli una rinnovata condizione di razionalità (etica).
Le azioni appena espresse (di violazione della morale) possono essere ulteriormente suddivise in azioni pubbliche (commesse sotto la luce del sole) o trattenute (commesse in un momento in cui il soggetto attore dell’azione era da solo). Se l’azione è stata commessa in un momento di solitudine (allo scopo di nascondere al prossimo l’azione) il soggetto protagonista del gesto/omissione tenderà a provare del disagio ogni volta che qualcosa gli ricorderà l’azione compiuta. Ovviamente egli continuerà nel tempo a nascondere compulsivamente quanto compiuto.

Incidenti

La più grande fonte di degradazione per un essere è un incidente con dolore fisico o incoscienza. Hai mai visto che cosa accade ad un soggetto che vive un momento di forte dolore fisico? Pensa solo alla depressione post parto che può colpire una donna. Pensa a che cosa accade, se ne sei stato testimone, ad un soggetto dopo aver avuto un grave incidente d’auto. Ammettiamo che tale individuo con il tempo possa guarire da ogni frattura e sia in grado di ritornare alla sua solita vita dopo qualche settimana di cure mediche. Frequentando questa persona però ti sei accorto che lei non è più come prima. Ora esce meno di casa, guida raramente. Quando si parla di automobili inizia ad irritarsi e solitamente si sente stanca quando percepisce stimoli acustici simili a quelli del traffico automobilistico.

Lutti (perdite) e minacce di perdita

Come mai quando un nostro caro viene a mancare viviamo dei momenti di profondo dolore emotivo? Ogni volta che vediamo un oggetto od un luogo, che associamo al nostro caro appena mancato, non riusciamo a trattenere le lacrime. Siamo davanti a del dolore emotivo meccanico.
Non stiamo negando che sia normale provare della tristezza in tali situazioni. Ciò che dobbiamo tenere a mente è che però un’emozione del presente è diversa dal dolore meccanico riattivato da una perdita. La minaccia di perdita ha lo stesso effetto. Immaginiamo di avere un nostro caro ricoverato in una struttura ospedaliera e di ricevere la notizia che forse non passerà la notte. Questa è una minaccia di perdita. Il dolore che percepiamo è una reazione alla minaccia.

Ora sei a conoscenza di tutte le possibili situazioni che possono degradare fortemente un individuo. Con il passare del tempo tali momenti non fanno altro che accumularsi. Maggiore è la carica emotiva accumulata e maggiore sarà l’automaticità / meccanicità espressa da un soggetto.
Hai mai conosciuto prima d’ora una tecnologia così completa da conoscere quali fossero le cause della degradazione dell’essere? Fortunatamente ora esiste anche in lingua italiana la tecnologia che è in grado di offrire una soluzione al problema della degradazione dell’essere. Essa si chiama coaching umanistico online – web auditing.

cos’è il coaching umanistico online

coaching umanistico (web-auditing)

cos’è il coaching umanistico online | a cosa serve il coaching umanistico online

Cos’è il coaching umanistico online e a cosa serve?
Il coaching umanistico, per come viene inteso da noi (web-auditor) è uno strumento che si avvale di un antico processo comunicativo, la maieutica, intesa come nella sua applicazione socratica, ovvero come il “tirar fuori” da un soggetto cognizioni, pensieri, intenzioni, propositi, realizzazioni assolutamente personali ed originali. La maieutica si articola in 5 grandi aree predominanti (più accessorie), denominate gradi. Per semplicità possiamo affermare che un grado sia una lista di domande che un auditor pone ad un individuo per riabilitarlo spiritualmente su di un’area precisa della vita.
Le domande che utilizziamo nel coaching umanistico (web-auditing) sono state studiate e sperimentate nella seconda metà del ‘900. Le domande sono strutturate in modo da andare a sondare nel soggetto ogni possibile situazione <<calda>> che sta impedendo ad un individuo di raggiungere i propri obiettivi.

maieutica socratica

A chi è rivolto il coaching umanistico (web-audting) della freezone?

Il coaching umanistico (web-auditing) è rivolto a tutti coloro siano diventati consapevoli di avere dei comportamenti automatici, di avere delle inibizioni (relative a delle abilità), che sono consapevoli di avere dei pensieri automatici o che sono coscienti di avere un tono cronico dell’umore. Questo è il gradino fondamentale che un individuo deve percorrere per poter scegliere attivamente e coscientemente di aiutare sé stesso in modo da uscire dalla routine di automaticità che lo tiene lontano dai propri obiettivi.

meccanicità

Il coaching umanistico della freezone (web-auditing) permette a chi lo riceve di modellare il proprio vissuto (e quindi di raggiungere i propri scopi) grazie ad un maggior livello di etica (razionalità) ottenuto al completamento di ogni grado. Ogni grado è quindi un insieme di procedimenti (domande) strutturate secondo dei flussi ben precisi:

  • flusso 1 flusso entrante (da un altro a sé stessi)
  • flusso 2 flusso uscente (da sé stessi ad un altro)
  • flusso 3 flusso incrociato (da un altro ad altri)
  • flusso 4 no flusso (da sé stessi a sé stessi)

Come si svolge un incontro di coaching umanistico (web-audting)?

Gli incontri vengono chiamati sessioni. Una sessione di lavoro può durare da un’ora ad un’ora e mezza. La sessione avviene tra il soggetto attivo che ha deciso di riabilitarsi secondo i principi del web auditing e l’auditor (il soggetto che pone le domande strutturate e ascolta le risposte). Il soggetto attivo può rispondere in qualsiasi modo, ogni risposta è valida e le risposte non vengono valutate in alcun modo dall’auditor. La sessione avviene in videoconferenza.

Come funziona il coaching umanistico (web-audting)?

Il coaching umanistico (web-auditing) porta l’individuo ad essere via via più abile in relazione alle diverse aree di lavoro interiore. Durante una sessione di coaching l’auditor (coach) pone delle domande (procedimenti) all’utente il quale risponde generando le proprie consapevolezze (cognizioni). Facendo ciò l’utente <<brucia>> le proprie aree di automaticità cognitiva. Questo porta il soggetto ad abbattere le barriere che ha costruito in passato. Una volta abbattuti (visti e compresi) tali ostacoli il soggetto si trova in una condizione rinnovata, con più etica (razionalità), in tempo presente, in grado di dirigere autonomamente il proprio vissuto verso i propri desideri.

Le diverse aree di lavoro del web-auditing

Ora vediamo nel concreto a che cosa serve il coaching umanistico, ovvero quali sono i risultato che possiamo ottenere:

Grado 0 Espanso – Comunicazione, sblocco delle comunicazioni

Risultati:
flusso 1: abilità di comunicare liberamente con qualsiasi persona su un qualsiasi soggetto;
flusso 2: essere disposti a far sì che gli altri comunichino liberamente con noi;
flusso 3: essere disposti che altri comunichino con altri liberamente, senza gelosia;
flusso 4: essere disposti a far entrare qualsiasi comunicazione proveniente da noi stessi, libertà di comunicare con noi stessi su qualsiasi cosa.

Grado I espanso – Problemi, sblocco sui problemi

risultati:
flusso 1: abilità di riconoscere la sorgente dei problemi e di farli sparire;
flusso 2: sentirsi liberi riguardo ai problemi che gli altri hanno con noi e riconoscere la loro sorgente;
flusso 3: sentirsi liberi riguardo ai problemi che gli altri hanno con gli altri e riconoscere la loro sorgente;
flusso 4: non essere più un problema per sé stessi a meno che non lo si voglia;

Grado II esapanso – Withholds (azioni trattenute), sblocco del sollievo

risultati:
libertà dalle ostilità e dalle sofferenze della vita;
flusso 1: abilità di essere causa senza paura di far del male agli altri;
flusso 2: essere disposti ad essere causa sugli altri;
flusso 3: essere disposti a far sì che altri siano causa su altri senza il bisogno di intervenire;
flusso 4: essere disposti ad essere causa su sé stessi.

Grado III espanso – Rotture di ARC, sblocco della libertà

risultati:
libertà dai disturbi del passato e abitità di affrontare il futuro.
flusso 1: abilità di affrontare il futuro. Abilità di andare attraverso a cambiamenti improvvisi senza restare sconvolti.
flusso 2: permettere agli altri di essere sé stessi e lasciarli liberi di determinare il loro futuro; avere l’abilità di causare un cambiamento nella vita degli altri senza cattive conseguenze;
flusso 3: essere disposti al cambiamento e all’interrelazione tra gli altri;
flusso 4: essere liberi da disturbi con sé stessi.

Grade IV espanso – Facsimili di servizio, sblocco dell’abilità

risultati:
uscire dalle condizioni fisse e guadagnare abilità su cose nuove.
flusso 1: abilità di fare cose nuove. Abilità di affrontare la vita senza il bisogno di giustificare le proprie azioni, difendersi dagli altri. Si può essere nel giusto o nello sbagliato.
flusso 2: poter tollerare le idee fisse e le abitudini degli altri verso noi stessi ed essere liberi di non rispondere in modo simile. Non sentire più il bisogno di far sentire gli altri colpevoli;
flusso 3: poter tollerare le condizioni fisse tra gli altri e non venir coinvolti dagli sforzi degli altri fatti per giustificare, dominare o per difendere le azioni fatte da altri contro altri;
flusso 4: aver smesso di cercare di vincere o di perdere;

Expanded Dianetics, Intenzioni malvagie

risultati:
libertà da impulsi crudeli e condizioni croniche non volute.
Abilità di agire senza ritegno.

Grado V, Potere, sblocco del Potere

risultati:
abitlità di gestire il potere. Libertà dalle aree detestate della traccia. Non più soggetto a corruzione, tentazione o seduzione.

Grado VA, Potere, sblocco del PoterePiù

risultati:

recupero della Conoscenza.