La Scala del Tono di Hubbard nel Mondo Lavorativo: Competenze, Ricerca e Mantenimento del Lavoro

Giochi – 22.0 sulla scala del tono emotivo.

La Scala del Tono di L. Ron Hubbard, che classifica gli stati emotivi dall’energia vitale (40.0) alla morte fisica (0.0), offre una lente utile per analizzare le sfide nel contesto lavorativo. Questo articolo esplora come i diversi livelli della scala influenzano tre fasi cruciali: l’acquisizione di competenze, la ricerca di un lavoro e il suo mantenimento, proponendo soluzioni basate sul miglioramento del “tono emotivo”.

1. Acquisizione di Competenze: Superare Ansia e Conservatorismo

Per entrare nel mercato del lavoro, è essenziale sviluppare abilità tecniche e trasversali. Tuttavia, questa fase è spesso ostacolata da stati emotivi bassi:

  • Ansia (1.02): La paura di non farcela porta a procrastinazione o evitamento della formazione.
  • Noia (2.5): La mancanza di interesse rende lo studio inefficace.
  • Conservatorismo (3.0): Resistenza ad apprendere metodi innovativi, bloccando l’adattamento alle nuove richieste del mercato.

Soluzioni: Salire verso toni più alti come Entusiasmo (4.0) o Estetica (6.0) permette di trovare piacere nell’apprendimento, trasformandolo in un processo creativo. Coltivare Forte Interesse (3.3) aiuta a focalizzarsi su obiettivi concreti, mentre l’Ilarità (8.0) incoraggia un approccio leggero alle sfide.

2. Trovare un Lavoro: Dall’Ostilità all’Azione Strategica

La ricerca attiva di un lavoro può attivare dinamiche emotive complesse:

  • Disperazione (0.98): Porta a candidature compulsive, senza valutare la coerenza con le proprie aspirazioni.
  • Paura (1.0): Timore di fallire nei colloqui, con reazioni fisiche (es. voce tremula) che minano la credibilità.
  • Ostilità (1.9): Risentimento verso i recruiter dopo un rifiuto, danneggiando la rete professionale.

Soluzioni: Agire con Azione (20.0), pianificando strategie mirate, e abbracciare Giochi (22.0) per vivere la ricerca come una sfida stimolante. I Postulati (30.0)—obiettivi chiari e dichiarati—aiutano a mantenere la rotta, mentre la Serenità di Essere (40.0) favorisce una comunicazione autentica e sicura.

3. Mantenere il Lavoro: Combattere Monotonia e Conflitti

Una volta ottenuto il lavoro, emergono nuove criticità:

  • Monotonia (2.4): Routine ripetitiva che spegne la motivazione.
  • Ostilità (1.9): Scontri con colleghi o superiori, spesso radicati in incomprensioni.
  • Apatia (0.05): Burnout che porta a disimpegno e assenteismo.

Soluzioni: Riscoprire Estetica (6.0) nel trovare armonia nelle attività quotidiane e Gioia (8.0) nel celebrare piccoli successi rigenera la passione. Per gestire i conflitti, la Soddisfazione (2.8) nasce dal riconoscere il proprio contributo, mentre la Propiziazione (0.8) (abilità diplomatica) trasforma le tensioni in opportunità di dialogo.

4. Gli Ostacoli Invisibili: Carica Emotiva ed Engrammi

Quello che spesso non viene riconosciuto nel percorso professionale sono gli ostacoli invisibili che operano sotto la superficie della nostra consapevolezza:

  • Carica Emotiva: Accumulo di energia negativa associata a esperienze passate che blocca la nostra capacità di salire nella scala del tono.
  • Engrammi: Registrazioni non disponibili di momenti traumatici che continuano a influenzare il nostro comportamento anche dopo anni.

Questi fattori nascosti possono manifestarsi come:

  • Insicurezza improvvisa durante una presentazione importante
  • Reazioni sproporzionate a critiche costruttive
  • Pattern ricorrenti di auto-sabotaggio quando si è vicini al successo
  • Blocchi creativi inspiegabili

Esempio: Marco, un talentuoso grafico pubblicitario, notava che ogni volta che riceveva un progetto importante, si paralizzava. Nonostante le competenze tecniche adeguate, qualcosa lo bloccava. Durante un ciclo di auditing, emerse un episodio (lock) legato a un’umiliazione pubblica durante una presentazione scolastica. Una volta identificato e risolto questo blocco, la sua produttività aumentò ed inizio a credere maggiormente nelle proprie capacità.

5. L’Auditing: Il Ponte verso Toni Più Alti

L’auditing rappresenta una soluzione strutturata per affrontare questi ostacoli invisibili e salire stabilmente nella scala del tono:

  • Processo Personalizzato: Diversamente dagli altri percorsi esoterici, che solitamente si focalizzano sul corpo o su aspetti energetici, l’auditing, andando al cuore delle esperienze pregresse, si adatta al tuo specifico percorso emotivo allo scopo di identificare e d eradicare il deposito di esperienze degradanti accumulate in questa vita (ed oltre).
  • Tecnologia Collaudata: Basato su decenni di ricerca sistematica e milioni di ore di applicazione pratica.
  • Risultati Misurabili: Progressi verificabili attraverso indicatori oggettivi come il tempo di risposta nelle attività pratiche, la velocità di apprendimento e l’eradicazione di reazioni emotive automatiche e la modifica di punti di vista cronicizzati (credenze limitanti, false credenze, giustificazioni).

Benefici dell’Auditing nel Contesto Lavorativo:

  • Incremento della Stabilità Emotiva: Maggiore resilienza ai rifiuti e agli ostacoli ricorrenti nella carriera.
  • Chiarezza Decisionale: Capacità di valutare opportunità senza l’interferenza di carica emotiva.
  • Comunicazione Potenziata: Abilità di esprimere idee con assertività e ricevere feedback con serenità.
  • Networking Autentico: Costruzione di relazioni professionali genuine, libere da reattività o manipolazione.
  • Potenziale Creativo Sbloccato: Accesso a risorse mentali precedentemente bloccate da engrammi limitanti.

6. Il Percorso Verso l’Autodeterminazione Professionale

L’auditing non offre solo un sollievo temporaneo, ma una trasformazione permanente della propria posizione nella scala del tono:

  • Auto-determinazione: Passare da reagire agli eventi lavorativi a crearli consapevolmente.
  • Potere Personale: Rimuovere le limitazioni auto-imposte che impediscono di raggiungere il proprio pieno potenziale.
  • Responsabilità Causativa: Diventare causa attiva del proprio successo anziché effetto passivo delle circostanze.

Hubbard osservava che “il successo è misurato non tanto dalla posizione raggiunta, quanto dagli ostacoli superati”. L’auditing offre gli strumenti per identificare e superare sistematicamente questi ostacoli, trasformando la carriera da un percorso di sopravvivenza a un’espressione della propria vera natura.

7. Come Iniziare: I Primi Passi Pratici

Per chi desidera sperimentare i benefici dell’auditing nella propria vita professionale:

  1. Valutazione Iniziale: Una sessione di formazione allo scopo di conoscere i fondamenti del lavoro introspettivo.
  2. Piano Personalizzato: Un programma strutturato adattato alle tue specifiche esigenze di carriera.
  3. Ciclo Introduttivo: Una serie di 5-10 sessioni per affrontare gli ostacoli più immediati e sperimentare risultati tangibili.

La decisione di iniziare un percorso di auditing rappresenta un investimento non solo nella propria carriera attuale, ma in tutte le future opportunità professionali.

Conclusione: La Scala del Tono come Bussola Emotiva e Strumento di Trasformazione

Il mondo del lavoro riflette fedelmente la scala emotiva di Hubbard: i toni bassi (paura, noia, ostilità) limitano il potenziale, mentre quelli alti (entusiasmo, azione, serenità) aprono porte inaspettate. Monitorare e migliorare il proprio “tono” non è un esercizio astratto, ma un investimento concreto per navigare con successo le tre fasi lavorative.

Come scriveva Hubbard: “Un essere è solo vivo nella misura in cui può comunicare”—e comunicare con toni elevati è la chiave per un percorso professionale appagante. L’auditing offre un percorso strutturato, verificabile e profondo per liberare il proprio autentico potenziale e trasformare permanentemente non solo la propria carriera, ma la qualità complessiva dell’esperienza professionale.

Prenota oggi la tua sessione di valutazione gratuita (your-web-auditor@hotmail.com) e scopri come l’auditing può trasformare la tua esperienza professionale, portandoti stabilmente verso i toni più alti della scala.

Crescita Personale: L’Arte di Diventare una Lavagna Pulita per Scrivere la Propria Essenza

Il Risveglio Interiore
La crescita personale non è semplicemente un percorso di miglioramento: è una rivoluzione silenziosa. Va ben oltre l’acquisizione di competenze tecniche o il raggiungimento di obiettivi esterni. È un viaggio verso le “profondità” del proprio essere, dove risiede un potenziale inespresso che attende solo di essere liberato.

Al cuore di questa metamorfosi interiore giace un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: liberarsi dagli schemi automatici che incatenano pensieri, emozioni e azioni, trasformandoci in marionette di comportamenti prevedibili. Per abbracciare autenticamente il nuovo, è necessario creare uno spazio sacro dentro di sé, dissolvendo quelle risposte cristallizzate che l’ambiente, le parole e le convinzioni rigide evocano in noi con la precisione di un orologio svizzero.

Solo attraverso questo processo di purificazione mentale possiamo diventare una “lavagna pulita” — una tela immacolata pronta ad accogliere visioni autentiche, nate dalla consapevolezza piuttosto che dalla reattività.
E la soluzione più efficace per pulire la lavagna è l’auditing indipendente secondo la tecnologia originale di L. Ron Hubbard, non alterata dalle modifiche introdotte dalla Chiesa dopo gli anni ’80.


La Prigione Invisibile delle Reazioni Automatiche
Immagina di camminare per strada e, all’improvviso, qualcuno ti urta facendoti cadere lo smartphone. Prima ancora che il dispositivo tocchi terra, una cascata di emozioni ti travolge: irritazione, giudizio, forse rabbia. La reazione si è manifestata prima del pensiero consapevole. Questo è il potere degli automatismi.

Viviamo intrappolati in un mondo che venera la velocità e l’efficienza, dove la riflessione è vista come un lusso. Reagiamo agli stimoli esterni attraverso meccanismi appresi nel tempo, spesso relegati nelle ombre del nostro deposito delle esperienze passate:

  • Un tono di voce leggermente accusatorio fa innalzare muri difensivi.
  • Una parola come “fallimento” scatena un’ondata di ansia.
  • Un’opinione contraria alle nostre viene percepita come una minaccia.

Queste reazioni sono il frutto amaro di abitudini cognitive sedimentate da esperienze, educazione, traumi o condizionamenti sociali. Come scrisse Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” Ma come possiamo vedere con occhi nuovi, se le nostre lenti sono appannate da pregiudizi reattivi?


Anatomia degli Automatismi: Riconoscere le Catene Invisibili

Per avviare una crescita autentica e trasformativa, occorre riconoscere e smontare tre livelli di automatismi che agiscono come tiranni silenziosi:

1. Reazioni all’Ambiente: I Riflessi dello spirito
Sono risposte emotive e fisiche che scattano automaticamente in contesti ricorrenti.

Esempio: Marco, ogni volta che entra in una riunione di lavoro, sente lo stomaco contrarsi. Non è una scelta consapevole, ma una risposta automatica legata a un’antica sensazione di inadeguatezza.

2. Trigger Linguistici: Le Parole che Imprigionano
Alcuni termini attivano emozioni incontrollate.

Esempio: Sofia cambia umore appena sente dire “dovresti fare di più”, frase che richiama un perfezionismo paralizzante appreso nell’infanzia.

3. Conclusioni Rigide: Gli Idoli della Certezza
Sono convinzioni cristallizzate su successo, identità, relazioni.

Esempio: Alessandro è convinto che “il successo si misuri solo in risultati tangibili”. Questo lo porta a sacrificare tutto il resto, ignorando dimensioni più profonde del vivere.


Il Coraggio di Svuotare la Lavagna: Da Spettatori a Creatori
Diventare una “lavagna pulita” richiede un atto di coraggio esistenziale: accettare l’incertezza e sospendere il giudizio. Non è un atto passivo, ma un impegno attivo a sciogliere automatismi e identificazioni rigide.


Tre Passi Verso la Liberazione Interiore (con l’Auditing Indipendente)

1. Rivelare l’Inconscio: Il Potere dell’Auditor

“Tra stimolo e risposta c’è uno spazio. In quello spazio c’è il nostro potere di scegliere. Nella scelta risiede la nostra libertà.” – Viktor Frankl

L’auditing ti guida proprio in quello spazio. Con l’aiuto di un auditor addestrato, esplori reazioni inconsce, eventi passati e sensazioni bloccate che agiscono sotto la soglia della consapevolezza. In un contesto protetto, senza valutazioni né interpretazioni, l’individuo è libero di guardare.

Grazie ad un auditor addestrato e all’uso di domande strutturate, l’auditing permette di localizzare cariche emotive e “scaricarle”, restituendo libertà e lucidità.


2. Disattivare i Comandi Reattivi: Pulizia della Mente Reattiva
Molte parole, frasi e concetti che oggi ci limitano affondano le radici in episodi traumatici o stressanti non completamente “visti”. Nell’auditing, queste situazioni vengono rivisitate con attenzione e precisione, fino a perdere il loro potere di influenzarci.

Grazie a procedimenti come il Prepchecking, si vanno ad esplorare i significati di esperienze immagazzinate nella mente reattiva finché non smettono di innescare risposte automatiche. Una parola come “fallimento” cessa di generare paura perché tutto il materiale ad essa connesso viene dissolto.


3. Smascherare le False Certezze: Recuperare il Sé Autentico
Molti dei nostri “valori” sono in realtà imposti o derivati da esperienze passate non elaborate. L’auditing aiuta a smascherare queste convinzioni radicate e ad accedere a verità più profonde, nate dalla consapevolezza.

 Con processi mirati (i cosiddetti gradi: Grado 0, Grado I, Grado II, Grado III, Grado IV, Grado V, Grado VA, Grado VI), l’individuo scopre di non essere ciò che “credeva di dover essere”. Ritrova la capacità di scegliere chi essere, senza copioni.


La Lavagna Pulita: Il Giardino dell’Autenticità
Quando gli automatismi si dissolvono, nasce uno spazio interiore fertile come un giardino dopo la pioggia. Emergono libertà creativa, intuizione, empatia, visione integrata. La crescita personale non è accumulo, ma alleggerimento. È un paradosso: per acquisire, bisogna prima lasciar andare.

Come una lavagna da ripulire dopo ogni lezione, anche la mente va mantenuta sgombra per poter scrivere con intenzione, chiarezza e autenticità.


La Trasformazione: Da Pietra a Fiume
Immagina due modi di vivere:

  • La Pietra: rigida, immutabile, resistente. Alla lunga si erode, ma contro la propria natura.
  • Il Fiume: fluido, adattabile. Mantiene la sua essenza cambiando forma. Trova sempre un nuovo percorso.

Crescere significa fluire: da una forma fissa a una consapevolezza in evoluzione.


Conclusione: Il Viaggio Infinito
Essere una lavagna pulita è una meta reale, non più realizzabile soltanto da chi sacrifica la propria vita chiudendosi in un monastero. Ogni giorno ci offre l’occasione di:

  • Riconoscere un automatismo che limita
  • Trasformare una paura in domanda di libertà
  • Convertire una certezza in possibilità

Come scrisse Rilke:

“Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore… ama le domande stesse.”

La lavagna è davanti a te. Il gesso è nella tua mano.
Quale storia scegli di scrivere oggi?

Oltre le Illusioni: Riconoscere e Uscire dalle Trappole della Falsa Spiritualità

Sempre più persone cercano la liberazione interiore, ma spesso inciampano in percorsi che, anziché guarire, anestetizzano. Sistemi spirituali ben confezionati ma privi di profondità promettono sollievo, ma non trasformazione. Offrono scorciatoie mentali, non guarigione dell’anima. Questo testo è per chi è pronto a smettere di girare in tondo. Per chi sente che c’è di più, e vuole finalmente guardarlo in faccia.


1. Blocchi Energetici: Il Falso Sollievo

Meditazioni guidate, affermazioni, tecniche “light”: tutto utile, ma solo in superficie. Se non si va alla radice delle ferite dell’anima — spesso ancorate a traumi antichi o vite precedenti — i blocchi energetici tornano, sotto nuove forme. Cambia lo scenario, ma il dolore resta.
Chiediti: Sto davvero guarendo, o solo gestendo il mio malessere?


2. Vite Passate: Il Conforto che Ci Tiene Fermi

Molti evitano di guardare indietro. Parlare di karma o di esperienze precedenti spaventa, disturba, mette a disagio. Ma ciò che evitiamo di ricordare continua a governarci. Relazioni tossiche, paure inspiegabili, autosabotaggi: spesso sono frammenti di storie non concluse.
Ignorarle è come vivere bendati.
Chiediti: Quanta parte di me sto lasciando nell’ombra?


3. Sé Spirituale vs Anima: L’Inganno dell’Astrazione

Confondere il Sé spirituale con l’anima individuale è un errore diffuso e dannoso. Il Sé è eterno e impersonale. L’anima ha un cammino unico, fatto di incarnazioni, esperienze, lezioni. Ignorare questa distinzione porta a una spiritualità disincarnata, fatta di frasi fatte come “siamo luce” o “torniamo all’Uno”, ma incapace di risolvere il karma o ascoltare i bisogni profondi dell’anima.
Chiediti: Sto evolvendo… o mi sto solo allontanando da me?


4. Automatismi: La Schiavitù Invisibile

Recitare mantra, visualizzare luce, meditare per “calmarsi”: tutto questo può diventare un altro automatismo. Una maschera spirituale. Ma senza indagine profonda — sulle emozioni represse, sulle credenze ereditate, sugli schemi ricorrenti — nulla cambia davvero.
Liberarsi non è rilassarsi. È smantellarsi.
Chiediti: A cosa sto obbedendo senza accorgermene?


5. La Sofferenza che Persiste: Il Campanello d’Allarme

Se dopo anni di percorsi la sofferenza è ancora lì, è ora di chiedersi: sto seguendo una via autentica, o una spiritualità anestetica? Il dolore non va evitato: va attraversato, interrogato, compreso. È un richiamo dell’anima.
Chiediti: Cosa sto evitando di sentire? Quale storia non ho ancora avuto il coraggio di guarire?


La Via d’Uscita: Scendere in Profondità

La vera guarigione richiede coraggio. Richiede uno sguardo radicale, integro, incarnato. Per uscire dalle trappole spirituali serve:

  • Approccio multidimensionale: non basta una tecnica. Serve lavorare su anima, mente, corpo, karma.
  • Auto-indagine autentica: smettere di raccontarsi storie. Iniziare a chiedersi davvero: Chi sono io?
  • Accoglienza del buio: le ferite non si risolvono con il pensiero positivo, ma con la presenza reale.
  • Guide consapevoli, non guru: persone che aiutano a ritrovare il proprio potere, non a cederlo.

Non consumare spiritualità. Incarnala.

Questo cammino non è per chi vuole sentirsi meglio domani. È per chi vuole liberarsi davvero. Per chi ha smesso di cercare scorciatoie.
Se sei stanco di cicli che si ripetono, di tecniche che non trasformano, di parole che non guariscono:
Inizia da qui.

La Storia dei Miei Disturbi: Un Caso di Studio Personale

Le feci lucide, untuose o giallastre, spesso associate alla steatorrea, sono un segnale che il corpo non sta digerendo o assorbendo correttamente i grassi. Questa condizione può nascondere problematiche pancreatiche, epatiche o intestinali, ma in alcuni casi, come il mio, può avere radici più complesse, legate a squilibri emotivi o stress non risolti. Questo articolo esplora il legame tra malassorbimento dei lipidi, il ruolo del pancreas e come un percorso di auditing abbia portato a una risoluzione definitiva.


Steatorrea: Quando i Grassi Non Vengono Digeriti

La steatorrea si verifica quando i lipidi alimentari non vengono scomposti dalla lipasi pancreatica o non sono assorbiti dall’intestino. Le cause principali includono:

  1. Insufficienza pancreatica esocrina (IPE): Il pancreas non produce sufficiente lipasi, spesso a causa di pancreatite cronica, fibrosi cistica o ostruzione dei dotti.
  2. Deficit biliari: La bile, prodotta dal fegato, è essenziale per emulsionare i grassi. Calcoli o disfunzioni epatiche possono compromettere questo processo.
  3. Malattie intestinali: Celiachia, Morbo di Crohn o sindrome dell’intestino corto impediscono l’assorbimento dei nutrienti.

Nel mio caso, sintomi come feci lucide, perdita di peso e diarrea persistente suggerivano un malassorbimento cronico. L’uso temporaneo di un integratore a base di zinco, nichel e cobalto (legato alla Diatesi V di Ménétrier) migliorava temporaneamente (questo significa che la scomparsa dei sintomi era legata all’assunzione dell’integratore, mentre la loro comparsa alla sospensione dell’assunzione dello stesso) , indicando una possibile carenza enzimatica o disfunzione metabolica.


Il Ruolo degli Oligoelementi e il Limite degli Integratori

Lo zinco è cruciale per la sintesi della lipasi pancreatica, mentre nichel e cobalto influenzano il metabolismo lipidico e la regolazione neurovegetativa della digestione. L’integratore eliminava i sintomi, ma alla sua sospensione, le feci tornavano oleose e la diarrea occasionale riprendeva. Questo suggeriva che il prodotto agisse come un “tampone”, senza risolvere la causa sottostante.


La Svolta con l’Auditing e l’ARC Filo Diretto

La soluzione definitiva arrivò attraverso l’auditing, una pratica di consulenza spirituale disponibile nel campo di applicazione della Scientology indipendente, focalizzata sull’identificazione e risoluzione di blocchi emotivi o traumatici. Nel mio caso, il procedimento ARC Filo Diretto permise di affrontare conflitti interiori legati a diverse situazioni relazionali e sociali non correttamente “digerite” emotivamente e cognitivamente, che “al di sotto del controllo volitivo” influenzavano la funzione digestiva.

Le ipotesi di lavoro interiore
Secondo la filosofia di Scientology e Dianetica, gli “engrammi” (traumi registrati in memoria episoda traumatica) possono creare squilibri fisici. L’auditing, rimuovendo il contenuto persistente di questi eventi registrati, o anche solo riportando a galla considerazione prese in quei momenti, ripristina l’armonia mente-corpo. Nel mio percorso:

  • Sessioni mirate portarono alla luce tensioni represse legate a a situazioni personalmente vissute (ma andando anche oltre l’ordinario di questa vita).
  • Il rilascio emotivo coincise con un miglioramento della motilità intestinale e della produzione enzimatica.
  • Dopo alcune settimane, le feci normalizzarono, la diarrea scomparve e non fu più necessario l’integratore.

Mente e Corpo: Un Connessione Innegabile

Sebbene l’auditing non sia supportato da evidenze scientifiche tradizionali (nessuno, ad oggi, ha voluto investire denaro, tempo e risorse nel condurre studi scientifici purtroppo), la mia esperienza sottolinea l’impatto dello stress cronico sulla salute fisica. Studi sul gut-brain axis confermano che ansia e traumi alterano la secrezione di enzimi, la peristalsi e l’equilibrio del microbiota. È possibile che l’auditing abbia agito riducendo l’attività del sistema nervoso simpatico (legato alla “lotta o fuga”), favorendo un ritorno alla normalità digestiva.


Conclusioni: Oltre la Medicina Convenzionale

La mia guarigione dimostra che alcuni disturbi fisici hanno radici multifattoriali. Se la medicina tradizionale individua il “come” (meccanismi fisiologici), approcci olistici come l’auditing possono esplorare il “perché” (cause emotive). Consiglio a chi vive esperienze simili di:

  • Consultare sempre un medico inizialmente, come ho fatto io, e se questo sembra non sapere da che parte girarsi (come nel mio caso) è bene iniziare  a guardarsi attorno valutando percorsi di consapevolezza emotiva se i sintomi persistono senza cause organiche.

La salute è un equilibrio dinamico tra corpo, mente e ambiente. A volte, guarire richiede di guardare oltre il sintomo.

Quando Collezionare Diventa una Prigione: La Liberazione dall’Accumulo Compulsivo

Chi non ha mai provato il bisogno di completare una collezione, di possedere ogni volume di una saga, ogni vinile di un artista, ogni action figure di una serie? Non esiste un confine netto tra collezionismo e collezionismo patologico: la spinta ad accumulare oggetti legati da una sequenza numerica o da una tematica è di per sé irrazionale. Appena acquisti il volume 1 di una serie, senti un impulso incontrollabile a cercare gli altri numeri. Non è solo una passione, ma un meccanismo mentale che alimenta sé stesso, trasformando il desiderio di possesso in una necessità.

La Trappola degli Oggetti: Quando il Piacere Diventa Paura

Immagina: ogni angolo di casa tua è invaso da scatoloni pieni di cose che dovevi assolutamente avere. Non sono solo souvenir o ricordi, ma oggetti accumulati compulsivamente, spesso inutili, acquistati per placare un’ansia che non sai nemmeno spiegare. Il problema non è possedere, ma non poter più smettere.

  • Stress e Senso di Colpa: Ogni nuovo acquisto regala un brivido effimero, seguito da un crollo emotivo. “Perché l’ho comprato? Non ho spazio!”.
  • Relazioni in Frantumi: La famiglia si lamenta del caos, gli amici evitano di venire a casa tua. L’accumulo diventa un muro tra te e gli altri.
  • Buchi nel Portafoglio: Spendere centinaia di euro per l’edizione limitata “che tanto non aprirai mai” non è un hobby, è un problema.
  • Rischi Fisici: Le pile di oggetti diventano insidiose (polvere, allergie) e trasformano la casa in un labirinto insalubre.

Liberarsi dal Caos: Una Sfida che Va Oltre il Riordino

“Basterebbe buttare via tutto, no?”. Sì, peccato che per chi soffre di accumulo compulsivo, separarsi anche da un solo oggetto provochi ansia paralizzante. È qui che entrano in gioco approcci come l’auditing indipendente di Scientology.

Cos’è l’Auditing?
In parole semplici, è una pratica in cui un “auditor” (indipendente, non legato alla Chiesa ufficiale) guida la persona attraverso domande ripetitive, con l’obiettivo di identificare e “sciogliere” traumi passati che alimentano i comportamenti distruttivi. E’ un modo per alleggerire il carico emotivo che spinge all’accumulo.

La Bellezza del Lasciare Andare: Liberazione

Chi ha provato l’auditing racconta di un processo catartico: “È come svuotare un armadio mentale stipato di paure. Finalmente respiro!”

Il Paradosso della Salute Mentale: Tecnologie Invisibili in un Mondo di Bisogni

Nel XXI secolo, l’umanità ha raggiunto traguardi tecnologici senza precedenti: esploriamo lo spazio, decifriamo il genoma umano e comunichiamo in tempo reale oltre i confini del pianeta. Eppure, di fronte a una crisi globale di salute mentale che colpisce milioni di persone, sembriamo paralizzati. Nonostante strumenti e metodologie promettenti esistano, permangono domande fondamentali: perché non vengono studiati, validati e applicati su larga scala? Perché, in un’epoca di progresso, l’insanità mentale rimane un’ombra persistente?

La Tecnologia Invisibile: Tra Innovazione e Negazione

Negli ultimi decenni, sono emersi approcci che sostengono di offrire soluzioni radicali ai disturbi mentali. Tra questi, metodologie come l’auditing di Hubbard, tecniche di meditazione avanzata o protocolli psicoterapeutici non convenzionali vengono descritti dai loro sostenitori come rivoluzionari. Alcuni di essi, curiosamente, anticipano concetti poi adottati dalla psicologia moderna, come l’importanza dell’elaborazione dei traumi o l’autoconsapevolezza. Eppure, questi metodi rimangono ai margini della scienza ufficiale, spesso relegati al ruolo di “alternative” non validate, quando non apertamente osteggiati.

La domanda è inevitabile: se esistono strumenti potenzialmente in grado di liberare le persone dal peso di ansia, depressione o traumi, perché la comunità scientifica non li esplora con lo stesso rigore dedicato ai farmaci o alla terapia cognitivo-comportamentale (CBT)?

Il Muro della Scienza: Rigidità o Pregiudizio?

La risposta risiede in un mix di fattori culturali, economici e ideologici. La scienza, per sua natura, richiede evidenze empiriche e riproducibilità. Tuttavia, quando si tratta di metodologie legate a movimenti religiosi o filosofici (come Scientology), il pregiudizio prevale sulla curiosità. L’auditing, ad esempio, non viene studiato non perché inefficace a priori, ma perché associato a un’organizzazione controversa. Questo crea un circolo vizioso: senza studi, non ci sono dati; senza dati, non c’è legittimazione.

Allo stesso tempo, la psicologia tradizionale, pur avendo fatto passi da gigante, fatica a garantire risultati definitivi. Le terapie come la CBT, sebbene validate, mostrano tassi di recidiva e limiti nell’eliminare completamente i traumi. Eppure, anziché cercare integrazioni con approcci alternativi, il sistema preferisce perpetuare modelli consolidati, anche se imperfetti.

Il Peso dello Stigma e degli Interessi

Dietro questa inerzia si nascondono dinamiche più oscure. L’industria farmaceutica, con un giro d’affari di miliardi, ha poco interesse a promuovere terapie non farmacologiche e a basso costo. Allo stesso modo, le istituzioni accademiche, spesso legate a finanziamenti tradizionali, sono restie a rischiare reputazione esplorando campi considerati “pseudoscientifici”.

Il risultato è un paradosso: milioni di persone continuano a soffrire, mentre potenziali soluzioni giacciono inesplorate, sepolte sotto pregiudizi, disinteresse o conflitti di interesse.

La Sfida della Consapevolezza Collettiva

Il nodo cruciale, tuttavia, è culturale. La salute mentale rimane un tabù in molte società, e la richiesta di aiuto è spesso accompagnata da vergogna. In questo contesto, persino le terapie convenzionali vengono sottoutilizzate, figuriamoci quelle alternative. La mancanza di consapevolezza si traduce in una scarsa pressione pubblica per innovare: accettiamo che la depressione sia “gestita” anziché “curata”, normalizzando una condizione di malessere permanente.

Verso un Futuro Integrato

La soluzione non sta nell’abbandonare il metodo scientifico, ma nell’adottare un approccio più audace e inclusivo. Se una metodologia promette risultati, deve essere testata con rigore, a prescindere dalle sue origini. La scienza dovrebbe essere un campo aperto, non un club esclusivo.

Immaginiamo un mondo in cui risorse vengono investite per studiare tutte le strade possibili: dall’auditing alla realtà virtuale, dalle terapie psichedeliche alla neuromodulazione. Solo così potremo trasformare le “tecnologie invisibili” in strumenti accessibili, liberando milioni di persone da sofferenze evitabili.

Conclusione: Un Appello alla Curiosità

Gli abitanti di questo pianeta hanno gli strumenti per rivoluzionare la salute mentale, ma mancano di volontà collettiva. La vera follia non è credere in metodi non convenzionali, ma rifiutarsi di esplorarli, condannando intere generazioni a una vita di compromessi. È tempo di sostituire lo scetticismo sterile con una curiosità coraggiosa. Dopotutto, la scienza avanza solo quando osa sfidare i propri limiti.

Statistiche “Progetto Timecops” 2024:

  1. Elena Lebedeva – supervisione di 52 casi di preclear e OT (thetan operanti), 196 sessioni per 4 PC, pre-OT, missioni regolari della Federazione Galattica
  2. Maxim Lebedev – 408 sessioni per 19 preclear, OT (PC) e OT, supervisione online della classe #1 – 56 coppie per 26 studenti, addestramento Hard Trs per 370 ore per 11 studenti
  3. Lyakhova Marina – 895 sessioni per 15 PC
  4. Kurylekh Victoria – 346 sessioni (595 ore) per 12 PC e pre-OT, supervisione online della classe #1 – 97 coppie di addestramento per 26 studenti, 120 ore di Hard Trs
  5. Lyakhova Tatyana – 630 sessioni per 14 PC e OT, supervisione online della classe #1 – 107 coppie per 26 studenti
  6. Evgenia Medvedeva – 180 sessioni per 5 PC, fornito 153 giorni di Hard Trs – 612 ore per 7 studenti, ricevuto 206 Hard Trs
  7. Maxim Romanov – supervisione nella classe web #2 – 14 sessioni per 3 PC, 300 coppie, 12 studenti
  8. Massimiliano dall’Italia – 141 sessioni per 5 PC, 28 sessioni in solo, fornito 100 addestramenti Hard Trs
  9. Ablakova Nailya – 234 sessioni (442 ore) per 2 PC
  10. Zemtsova Ira – 307 sessioni per 10 PC
  11. Olga Somenko – 170 sessioni per 3 PC (288 ore)
  12. Sofia Kogan – 312 sessioni di assistenza per 2 PC
  13. Anna Ali – 245 sessioni di assistenza per 1 PC
  14. Dmitry Logashev – 122 sessioni per 2 PC
  15. Naumova Alena – supervisione nella classe web #1 – 88 coppie, 26 studenti
  16. Tatyana Nikitina – supervisione della classe online #1 – 46 coppie di addestramento, 17 studenti
  17. Ivo Rubenis – 48 sessioni per 2 PC, 80 sessioni in solo, Hard TRs – 150 ore.
  18. Giovanni dall’Italia – 94 sessioni per 2 PC.

Nota: PC sta per “preclear”, OT sta per “operating thetan”, TR sta per “training routine”. Le ore di Hard Training Routines (Hard TRs) sono conteggiate anche come statistiche personali.

Link alla pagina ufficiale delle statistiche del progetto.
Statistiche dell’anno precedente

Che cosa ci blocca: strategie per affrontare presente, passato e mancanza di obiettivi futuri

Esistono tre principali tipi di problemi che un individuo può affrontare:

  • Problemi del presente: il nevrotico è eccessivamente concentrato sul presente e ha paura di esso. Esempi di ciò possono essere una persona costantemente preoccupata per le sue finanze e che fatica a concentrarsi sul lavoro, qualcuno ossessionato da una lite recente con il partner e che non riesce a pensare ad altro, o un individuo ansioso per un imminente esame che soffre di insonnia e mancanza di appetito. L’auditor deve aiutare il prechiaro a discutere del suo presente, facendogli trovare i postulati che lo hanno portato a considerare problematici certi aspetti. Questo aiuta a desensibilizzare il passato che viene restimolato (quando una persona viene esposta a stimoli nel presente che riattivano o “restimolano” ricordi di esperienze traumatiche del passato) nel presente.
  • Problemi irrisolti del passato: lo psicotico è bloccato in una decisione non presa riguardo un problema passato. Questo può manifestarsi in una persona che non ha mai superato la fine traumatica di una relazione avvenuta anni prima e che risente negativamente nelle relazioni attuali, qualcuno che rimugina costantemente su una scelta di carriera sbagliata fatta in passato e non riesce ad andare avanti, o un individuo tormentato dal senso di colpa per non aver fatto abbastanza per aiutare un amico in difficoltà nel passato. L’auditor deve incoraggiare il prechiaro a valutare i vari fattori coinvolti e arrivare ad una conclusione, senza però suggerirla egli stesso.
  • Mancanza di obiettivi futuri: un individuo senza ambizioni per il futuro è preoccupato e malato. Questo può essere il caso di una persona che si sente persa e senza direzione nella vita, non avendo alcun progetto per il futuro, qualcuno talmente scoraggiato dai fallimenti passati che non osa più porsi nuovi traguardi, o un individuo così preso dai problemi quotidiani da non riuscire nemmeno a immaginare un futuro diverso dalla sua situazione attuale. Ciò è dovuto all’incapacità di risolvere problemi presenti o prendere decisioni passate. Un caso che non parla di obiettivi futuri è psicotico. L’auditor non deve postulare per il prechiaro, ma aiutarlo a uscire da questo stato.

Affrontare i problemi del presente, risolvere i nodi irrisolti del passato e ritrovare una visione chiara del futuro non è sempre un processo semplice. Spesso, questi blocchi sono talmente radicati da diventare invisibili a chi li vive, influenzando negativamente la qualità della vita.

In questi casi, il ruolo di un auditor può rivelarsi fondamentale. Attraverso un ascolto attento e l’uso di tecniche mirate, un auditor può guidare l’individuo verso una maggiore consapevolezza, aiutandolo a comprendere le radici dei suoi blocchi e a superarli.

Prendersi il tempo per riflettere e, se necessario, affidarsi a un professionista non è un segno di debolezza, ma di coraggio. Significa scegliere di investire su sé stessi, per liberarsi dal peso di ciò che ci trattiene e riappropriarsi della propria serenità e direzione.

Se ti riconosci in alcune delle situazioni descritte, potrebbe essere il momento di fare il primo passo e considerare il supporto di un auditor.

Il postulato

Un postulato è un pensiero autodeterminato che influenza gli sforzi passati, presenti o futuri. I postulati sono fondamentali perché:

  1. Sono fonte di aberrazione per l’individuo
  2. Influenzano la persona dopo essere stati creati
  3. Possono rimanere attivi anche quando l’ambiente cambia
  4. Possono derivare da uno sforzo passato o da un pensiero primario

Caratteristiche importanti:

  • I postulati precoci hanno più effetto di quelli successivi
  • Un postulato primario può annullare postulati passati e persino l’identità precedente dell’individuo
  • Un postulato negativo (decisione di “non essere”) può oscurare gran parte del percorso precedente
  • I postulati opposti possono causare “fallimento” quando contrastano con postulati precedenti

Aspetti pratici:

  • Ogni persona può determinare la propria condizione attraverso i postulati
  • I postulati sono responsabili dello stato dell’individuo, sia positivo che negativo
  • Formano uno schema che può essere analizzato partendo dai più recenti
  • Operano su tutte le dinamiche della vita
  • Sono basati su valutazioni e generalmente non si risolvono senza comprenderne le ragioni

Il Parallelo tra lo Stato di Esistenza secondo il Dalai Lama e gli Stati di Clear e OT nel Ponte di Ron Hubbard

buddha

In molti percorsi di crescita spirituale e di auto-realizzazione, esistono concetti simili che attraversano confini culturali e religiosi. Un interessante parallelo può essere tracciato tra l’insegnamento del Dalai Lama riguardante la purificazione della mente e gli stati di Clear e Operating Thetan (OT) raggiungibili nel Ponte verso la Libertà Totale, elaborato da L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology.

La Purezza della Mente: il Pensiero del Dalai Lama

Nel passaggio del Dalai Lama, egli sottolinea che lo stato di esistenza è determinato dalla condizione della nostra mente. Le afflizioni mentali — come ignoranza, attaccamento e avversione — tengono la mente bloccata nel samsāra, il ciclo di sofferenza e rinascita che caratterizza l’esperienza condizionata. Solo quando una persona ha eliminato tutte le oscurazioni afflittive, può essere considerata un arhat, un essere liberato. Inoltre, chi ha rimosso anche le oscurazioni cognitive più sottili diventa un buddha, raggiungendo uno stato di completa illuminazione e libertà.

Il Dalai Lama parla della purificazione mentale come il processo attraverso cui un individuo può liberarsi dalle afflizioni che limitano la sua percezione della realtà, portandolo infine a uno stato di esistenza più elevato. Questo percorso spirituale richiede una comprensione profonda dei propri schemi mentali e un impegno costante verso la pratica e la riflessione.

Clear e OT: i Concetti di Scientology

Nel sistema di Scientology, L. Ron Hubbard ha strutturato il Ponte verso la Libertà Totale, una serie di gradini che portano l’individuo verso un progressivo stato di liberazione mentale e spirituale. I due livelli principali in questo percorso sono lo stato di Clear e quello di Operating Thetan (OT).

  1. Stato di Clear: In questo stato, l’individuo ha superato il sua mente reattiva, quella parte della mente che immagazzina esperienze dolorose o traumatiche e le usa per condizionare il comportamento e le emozioni. Il raggiungimento dello stato di Clear comporta l’eliminazione di questa mente reattiva, liberando la persona da blocchi emotivi e psicologici, portandola a una condizione di maggiore consapevolezza e libertà interiore.
  2. Stato OT: Una volta raggiunto lo stato di Clear, il cammino continua verso i livelli OT, che rappresentano un grado superiore di consapevolezza spirituale. In questi livelli, si lavora su entità mentali più sottili e su una comprensione più profonda della propria esistenza come essere spirituale. Un OT è considerato capace di operare liberamente come un’entità consapevole, non più vincolata dalle limitazioni imposte dalle condizioni fisiche e mentali.

Paralleli tra Purificazione della Mente e lo Stato di Clear

Il parallelo tra il pensiero del Dalai Lama e il concetto di Clear in Scientology si trova nel processo di purificazione mentale. Entrambi i sistemi sottolineano l’importanza di liberarsi da ciò che limita la mente e offusca la percezione. Nella visione buddhista, queste limitazioni sono rappresentate dalle afflizioni mentali (ignoranza, attaccamento e avversione), mentre in Scientology la mente reattiva svolge un ruolo simile, immagazzinando esperienze negative che bloccano l’individuo.

In entrambi i casi, la liberazione dalla mente condizionata è un passaggio fondamentale per raggiungere uno stato di maggiore libertà e consapevolezza. Il Clear di Scientology, come l’arhat del buddhismo, ha superato un livello significativo di purificazione mentale, eliminando i blocchi che ostacolano la piena realizzazione.

Parallelo tra Buddha e OT: la Libertà Totale

Quando il Dalai Lama parla di chi ha eliminato anche le oscurazioni cognitive più sottili, si riferisce al raggiungimento dello stato di buddha, una persona che ha completamente purificato la propria mente e ha ottenuto la libertà totale dall’illusione e dalla sofferenza. Questo concetto trova un parallelo con lo stato di Operating Thetan (OT) in Scientology.

Gli OT, secondo Hubbard, operano come esseri spirituali pienamente consapevoli, liberi dalle limitazioni della mente e della materia. Proprio come un buddha ha trascorso anni, se non vite, in uno stato di pratica e disciplina per liberarsi delle oscurazioni mentali più sottili, un OT ha superato livelli progressivi di auto-comprensione e consapevolezza, lavorando su aspetti della sua spiritualità che vanno oltre la semplice mente reattiva.

Differenze e Complementarità

Nonostante i paralleli, vi sono delle differenze significative tra i due sistemi:

  • Buddhismo: Il percorso verso l’illuminazione è fortemente legato alla comprensione della natura della sofferenza e alla realizzazione del non-sé. Il concetto di ego viene dissolto attraverso la meditazione e la pratica etica. La liberazione definitiva comporta l’uscita dal ciclo del samsāra.
  • Scientology: La visione di Scientology è più individualistica, concentrata sull’idea di potenziare l’individuo come essere spirituale autonomo, in grado di controllare il proprio destino e la propria esistenza. L’ego non viene dissolto ma piuttosto liberato dalle influenze negative.

Conclusione

Sia il Dalai Lama che Ron Hubbard offrono percorsi di liberazione spirituale che, pur avendo radici e obiettivi diversi, condividono l’idea di liberare la mente dalle sue limitazioni. In entrambi i casi, è attraverso la purificazione mentale e la crescita spirituale che l’individuo può raggiungere uno stato di libertà totale, che sia esso la condizione di un arhat, un buddha o un Operating Thetan.

Chi cerca un parallelismo tra diverse tradizioni spirituali può trovare affascinante notare come, al di là delle differenze culturali e concettuali, vi siano similitudini nei percorsi di auto-realizzazione che attraversano il tempo e lo spazio.

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