Trappole ed alterazioni

Finire nella tela del ragno non piacerebbe di certo a nessuno. Cadere in una buca dalla quale non poter più uscire ci renderebbe veramente nervosi e forse inizieremmo a pensare che non c’è più nulla da fare, che non c’è più via di scampo per noi. Le due situazioni sembrano molto negative ma in realtà rappresentano un punto di partenza decisivo.

Rendersi conto di essere caduti in una trappola è il primo e fondamentale passo che dobbiamo compiere per poter iniziare a riflettere sul come uscire e se uscire.
Ma che cosa accade se qualcuno ha confezionato, colorato, e profumato adeguatamente la nostra trappola? Per quanto tempo andremmo avanti a giustificare la nostra permanenza in tale gabbia? Eppure la gabbia ce la siamo costruita noi, con tutti quei piccoli accordi che, poco a poco, abbiamo scelto di prendere con tutte quelle piccole situazioni che, se da un lato ci facevano storcere il naso, dall’altro lato forse andavano a “tappare” qualche piccolo nostro buco esistenziale.

Alcuni esseri, i più fortunati, hanno determinate capacità percettive che fanno sì che sia molto difficile per loro finire all’interno di una trappola, o almeno se vi finiscono, sono in grado di uscirne in tempi molto rapidi. Stiamo parlando di esseri in grado di utilizzare con profitto alcune delle capacità più comuni tra gli esseri umani di questo pianeta: parliamo della capacità di misurare, di valutare, di comparare, di riflettere, di concludere, di scegliere.

Nello scorso secolo è avvenuta una piccola magia. In questo pianeta è stata introdotta la tecnologia che ci permette di conoscere noi stessi, che ci permette di arrivare ad uno stato di operatività mai esperito in precedenza, che ci permette di comunicare con chi non ha un corpo, che ci permette di gestire questo corpo e questa vita con la leggerezza che si meritano. Tale tecnologia però era così stupefacente che fin dall’inizio si è trovata a subire i più disparati attacchi.
La storia è nota, ufficialmente la tecnologia è stata attaccata e manipolata fino alla sua distruzione. Questo significa che tale tecnologia, negli ambienti in cui dovrebbe essere ufficialmente distribuita ed applicata, non viene in realtà somministrata. Ciò che viene erogato è una trappola che limita lo spirito, degrada la mente ed appesantisce il corpo.
La situazione italiana è preoccupante (per chi si interessi veramente di lavoro interiore e voglia evolvere in tempi rapidi, riacquistare tutte le proprie percezioni/abilità spirituali e risolvere la propria condizione di amnesia). Fino al 2018 la freezone qui non esisteva. Tutto ciò che era disponibile era soltanto una triste emanazione di metodi alterati, obsoleti e dannosi (per la salute). Grazie alla nostra tecnologia possiamo far sì che un individuo (abile) possa, applicando determinati procedimenti, cancellare i propri disturbi psicosomatici. Disturbi alla prostata, allergie, disturbi alla vista, dolori articolari, problematiche metaboliche/enzimatiche. La nostra tecnologia è in grado di risolvere qualsiasi problema che abbia una radice all’interno dell’area di automaticità. Tale tecnologia si chiama Excalibur. Senza di essa non è possibile completare uno dei traguardi fondamentali di un cammino spirituale, il divenire uno. Abbiamo portato in Italia questa ed altre tecnologie che erano considerate “morte”. Una di queste è Dianetica espansa. Dianetica espansa è uno strumento essenziale se vogliamo che il nostro prechiaro proceda nel suo cammino con dei mutamenti sostanziali. Dobbiamo far ritornare la voglia di vivere a chi è apatico, dobbiamo ridare un corpo vitale a chi è sofferente. Dobbiamo utilizzare degli strumenti che producano dei risultati stabili, duraturi e misurabili.

La tecnologia è qui. Ora dobbiamo diffonderla, sei pronto ad uscire dalla trappola?

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