Ansia – quando la meditazione non funziona, cosa fare?

Secondo Google, il termine “Ansia” è una parola chiave costantemente presente tra le ricerche dei suoi utenti.
Se provate a scrivere “ansia” su google infatti le pagine web non mancano.
Su questo articolo voglio soffermarmi sul legame giornalistico che esiste tra ansia e meditazione. Con “legame giornalistico” intendo descrivere quel fenomeno secondo il quale sarebbe possibile sconfiggere l’ansia con la meditazione.
Intanto dobbiamo iniziare a definire che cos’è la meditazione.

Cos’è la meditazione

La meditazione è un insieme di pratiche in cui l’individuo cerca di direzionare la propria attenzione su obiettivi predeterminati. Tale scopo può essere coadiuvato dalla visualizzazione di forme/colori, dall’emissione di suoni, da una modalità specifica (ritmo) di respirazione nonché da movimenti abbinati.

Ora, se la sorgente dell’ansia è il vissuto dell’individuo e il cattivo funzionamento del suo intero ecosistema psicofisico, ci risulta difficile trovare un qualche nesso causale tra l’applicazione di suddette pratiche con la rimozione/cancellazione dell’ansia.

Cancellare l’ansia

Per poter rimuovere l’ansia, purtroppo è necessario un forte desiderio di conoscenza personale. La strada per la rimozione della registrazione compulsiva del proprio vissuto è lunga e, a volte, noiosa. Non c’è nulla di eccezionale nel duplicare il proprio vissuto (Beh, personalmente ritengo che qualcosa di eccezionale ci sia, dipende da cosa rievocate e da “quando” rievocate). Duplicando il proprio vissuto gli effetti delle registrazioni meccaniche subite in momenti di bassa consapevolezza spariscono. I disturbi psicosomatici se ne vanno e ritorniamo, passo dopo passo, in tempo presente.

Purtroppo spesso le pratiche meditative hanno un effetto ipnotico e bloccano l’individuo. Ponendo l’attenzione sul corpo, o sul respiro infatti, non avviene alcun lavoro di introspezione. Non si sta bruciando alcun Karma.

web-auding

Per l’auditing è necessario un attento e metodico lavoro su di sé per poter bruciare tutto il karma che l’uomo porta con sé. Grazie al lavoro su di sé è possibile andare a vedere, comprendere e cancellare ogni interferenza che tiene l’individuo ancorato al passato.
Il messaggio che vogliamo passare è che se bruceremo il nostro karma allora saremo in grado di cancellare ogni forma personale d’ansia.

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